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REGGIO CALABRIA – Studenti in piazza dopo il terremoto. Nonostante la scossa delle 8.17, avvertita distintamente dalla popolazione, non abbia procurato danni a persone o a cose, i dirigenti scoalstici di alcune scuole hanno deciso di mettere in atto il piano di evacuazione. Piazza Castello, che è il punto di raccolta per il centro storico della città, si è ritrovata popolata di studenti e insegnanti del Convitto, del “Galilei” e del liceo Classico.

L’epicentro del sisma è stato nelle acque dello Stretto tra Galati Marina e Reggio Calabria. La magnitudo è stata di 3.1, la profondità 10.9 km.

Secondo il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alberto Michelini, il terremoto rientra nella normale attività sismica osservata da tempo nello stretto.

«Il terremoto – ha spiegato – è avvenuto alla profondità di circa 11 chilometri e ad una distanza di circa 10 chilometri sia da Messina sia da Reggio Calabria». L’episodio di oggi, di lievi intensità, «rientra nella normale attività sismica di questa zona». Si tratta dello stesso sistema di faglie che oltre un secolo fa ha generato il terremoto di Messina e che nella zona dello stretto genera ogni anno numerosi terremoti di magnitudo intorno a 3.

 

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