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Milano, 14 mag. (askanews) – Stellantis venderà in Europa a partire da settembre i primi due modelli elettrici del partner cinese Leapmotor. Si tratta della citycar T03 con autonomia di 265 km e un prezzo inferiore ai 20mila euro, alternativa “low cost” della 500 elettrica che costa 30mila euro, e del suv famigliare C10 con autonomia fino a 420 km. Entro il 2027 l’obiettivo è di avere 6 modelli in vendita attraverso la joint venture Leapmotor International controllata al 51% da Stellantis che detiene anche direttamente il 21% del costruttore cinese a fronte di un investimento di 1,5 miliardi di euro.

Leapmotor potrà contare sulla rete di assistenza e di vendita di Stellantis e su dealer selezionati con l’obiettivo di arrivare a 200 entro fine anno e a 500 entro il 2026. Ancora da definire i paesi in cui verranno prodotti i modelli Leapmotor che saranno venduti in 9 mercati, inclusa l’Italia. “La decisione sarà presa paese per paese in base alla competitività e alla capacità produttiva degli impianti”, ha detto Tavares in una call dalla Cina con il fondatore e Ceo di Leapmotor, Zhu Jingming. “La possibilità di utilizzare la capacità produttiva di Stellantis ci offre un vantaggio competitivo che altri produttori cinesi non hanno”, ha detto Jingming.

A chi gli chiedeva come interpretare la mossa di Stellantis in una fase in cui l’Ue sta ragionando su dazi per limitare le importazioni di auto cinesi, Tavares ha risposto che “la joint venture con Leapmotor non è un cavallo di Troia per portare auto cinesi in Europa. Le auto cinesi arriveranno comunque, ci aspettiamo che a fine 2024 avranno una quota del 10%. Grazie alla jv abbiamo la possibilità di sfruttare a nostro vantaggio la situazione e sfidare i costruttori cinesi”.

Dopo l’Europa, le auto Leapmotor saranno vendute entro fine anno anche in Medio Oriente e Africa, India e Asia Pacifico e in Sud America. Al momento non è previsto lo sbarco negli Usa per l’incognita sui dazi e per l’assenza di competitor cinesi. “Leapmotor è competitiva perché produciamo internamente molti componenti. Contiamo di lanciare ogni anno 3 o 4 modelli per coprire tutti i segmenti di mercato e le fasce di prezzo. Abbiamo prodotti tecnologici a prezzi accessibili”, ha detto il fondatore e Ceo di Leapmotor, Zhu Jingming.

Gli accordi con Leapmotor non prevedono al momento lo scambio di tecnologia, mentre sui prezzi di vendita Tavares ha chiarito che Stellantis continuerà a essere presente nella fascia di prezzo dei 20mila euro (prezzo di ingresso della e-C3) e che l’offerta sarà potenziata grazie ai prodotti Leapmotor.

Tavares ha poi parlato del commercio globale e delle bolle che si stanno creando in Ue, Usa e Cina legate a tasse e dazi. “Il rischio è di creare inflazione e di ridurre il potere di acquisto, con un impatto negativo su volumi e produzione. Siamo per il libero scambio, introdurre tariffe non ci aiuta. Siamo un gruppo globale e dobbiamo imparare a competere, soprattutto con i cinesi”.

L’annuncio dell’arrivo dei modelli Leapmotor è stato accolto con riserva dai sindacati che hanno chiesto chiarimenti sui sui siti di produzione, auspicando il coinvolgimento di quelli italiani, e al governo di convocare Stellantis.

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