Coronavirus, la morte del paziente 1 e il giallo sull’origine del contagio a Potenza

POTENZA – Non ce l’ha fatta il primo paziente di Potenza affetto da covid 19. La notizia del decesso del 77enne (LEGGI QUI) è stata comunicata nel pomeriggio di ieri ai familiari, finiti in quarantena a loro volta a metà marzo dopo che i tamponi hanno svelato l’estensione del contagio in ambiente domestico. L’uomo era risultato positivo al coronavirus il 10 marzo, ed è stato anche il primo paziente ricoverato nel reparto malattie infettive del San Carlo, oltre che il primo costretto a far ricorso alle cure della terapia intensiva. Lì dov’è rimasto a combattere tra la vita e la morte per circa tre settimane.

Il suo caso aveva suscitato particolare attenzione per il giallo che ha avvolto l’origine del contagio, inizialmente attribuito alla partecipazione a un funerale a Salerno. Come svelato dal Quotidiano, infatti, non solo la cerimonia menzionata dall’anziano si era svolta a Potenza ma nessuno dei presenti e dei familiari del defunto avrebbe manifestato sintomi sospetti nelle due settimane successive. Di qui il mistero sulla fonte di una serie di positivi saltati fuori a sorpresa nel capoluogo attorno alla metà di marzo, che farebbero retrocedere la presenza del virus in città almeno alla fine di febbraio. Quasi in contemporanea alla scoperta dei primi focolai italiani di Codogno e Vo’.

Il 77enne morto ieri è la quinta vittima potentina del covid 19 e la quattordicesima in Basilicata (la sedicesima lucana se si considerano anche un pensionato di Rivello morto in una casa di riposo a Sala Consilina e un cittadino di Pisticci da anni residente a Mantova).

Nel bollettino diffuso ieri a mezzogiorno dalla Regione salgono da 11 a 12 anche i guariti, con la negatività al secondo tampone consecutivo del giornalista potentino Gianluigi Laguardia. Mentre i contagi complessivi registrati, alla mezzanotte di domenica, salgono a 296 (inclusi quelli di 8 residenti testati fuori regione), e i ricoverati in terapia intensiva restano 17.