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SARÀ un calabrese il presule con le stellette. Il reggino Santo Marcianò, finora arcivescovo di Rossano-Cariati, è stato infatti designato dal Papa per l’incarico di ordinario militare e dovrà quindi lasciare la diocesi della provincia di Cosenza nella quale era arrivato nel 2006, subito dopo l’ordinazione episcopale. L’annuncio della nomina viene dato oggi in contemporanea a Roma e nella cattedrale di Rossano, dove il clero è convocato per mezzogiorno. Per Marcianò, che ha compiuto 53 anni ad aprile, si tratta di un riconoscimento di prestigio. Prenderà il posto dell’arcivescovo Vincenzo Pelvi, che ha concluso il suo mandato dopo sette anni e che è stato anche tra i candidati per la sede vescovile di Reggio Calabria. 

Prima di lui, il ruolo di ordinario militare era toccato anche ad Angelo Bagnasco, attuale presidente della Cei. Come i suoi predecessori, Marcianò sarà elevato al grado di generale di corpo d’armata e sul colletto della tonaca sarà chiamato a indossare le stellette. Anche per questo sulla sua nomina ci deve essere una firma del presidente della Repubblica. Sotto la responsabilità del presule calabrese ci saranno tutti i cappellani militari che assistono spiritualmente le truppe italiane dislocate nel mondo: in totale si tratta di circa 300 tra sacerdoti, religiosi e suore. Per la diocesi di Rossano, invece, si apre una fase di sede vacante identica a quella che sta vivendo Locri dopo il trasferimento di Morosini a Reggio. Entrambe dovranno attendere che il Papa nomini un nuovo pastore. Marcianò, quando fu inviato da Benedetto XVI al posto di Andrea Cassone alla guida della Chiesa rossanese, era il più giovane arcivescovo d’Italia. Proveniva da Reggio Calabria dove aveva ricoperto diversi incarichi, tra i quali quelli di rettore del seminario diocesano intitolato a Pio XI e direttore del Centro vocazionale. 
L’ordinazione episcopale avvenne per mano dell’arcivescovo di Reggio Vittorio Mondello, ma tra i presuli concelebranti c’era anche Salvatore Nunnari, che era stato suo parroco nella chiesa di Santa Maria del Divino Soccorso. Entrambi si sono ritrovati poi in Conferenza episcopale calabra, dove Marcianò è stato segretario fino a due giorni fa.
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