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Crotone vista dal mare

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Le cinque province della Calabria ancora in affanno nella speciale classifica sulla qualità della vita redatta da ItaliaOggi, Crotone è ancora ultima

CROTONE – Crotone si conferma fanalino di coda nella classifica sulla qualità della vita nelle province italiane fatta nella ventiquattresima edizione del Rapporto realizzato da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.

La posizione di Crotone è, infatti, la 107esima su un totale di 107. Allargando un po’ l’orizzonte alle altre province calabresi, la situazione non è che sia tanto migliore. Infatti, le altre province calabre si attestano nelle ultime sedici posizioni. Quella che sta un po’ meglio (si fa per dire) è Catanzaro che si piazza all’87° posto, perdendo, però, quattro posizioni rispetto all’anno presente, dove era alla posizione numero 83.

Appena sopra si piazza Cosenza, al 94° posto della graduatoria nazionale, anche in questo caso, in peggioramento, considerato che l’anno scorso era di un gradino più in alto. Fa peggio Reggio Calabria, al 95° posto, che perde addirittura sei posizioni rispetto alla graduatoria del 2021. L’unica provincia che guadagna posizioni (due) è Vibo Valentia, gran magra consolazione se si pensa che in classifica si piazza al 100° posto. 

C’è da dire che il monitoraggio effettuato da Italia oggi ed i suoi partner, è l’intero meridione ad uscirne con le ossa rotta, mentre il Nord troneggia, con Trento in pole position, seguita da Bolzano, Bologna, Torino e Milano.

Qualità della vita, oltre Crotone male tutta la Calabria

Tornando alle posizioni delle province calabresi, si trovano nella quarta fascia dell’indagine, e cioè dove la qualità della vita è considerata “scarsa” o “insufficiente”, secondo la definizione del rapporto.

Crotone, dunque, anche quest’anno non si smuove dall’essere l’ultima classificata, con diverse criticità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita. Nello specifico, la provincia pitagorica è nel gruppo di coda in sei dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; tempo libero).

Il rapporto prende in considerazione, infatti,  nove dimensioni d’analisi, tra cui anche il disagio sociale e personale, popolazione e sistema salute.

Si analizza anche la dimensione del disagio sociale e personale nelle 107 province italiane. Tra i fattori valutati: gli incidenti sul lavoro, il tasso di suicidi, la disoccupazione.

Una situazione, rispetto al 2021, quindi, che è peggiorata, nonostante l’anno precedente sia stata condizionata, e non poco dalla pandemia in ascesa.

L’auspicio è che, con la pandemia che ha rallentato e cogliendo l’opportunità dell’arrivo dei fondi del Pnrr, le province calabresi possano progredire, già dal prossimo anno, nelle loro posizioni ed i loro cittadini, vedere una qualità della vita migliore.

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