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L’ultima scena della serie “Per Elisa - il caso Claps”. Gildo Claps davanti alla tomba di sua sorella

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L’ultima scena mostra per l’unica volta il vero Gildo Claps davanti alla tomba di sua sorella Elisa, nel cimitero di Potenza.
Un contrappasso fra finzione e realtà che la dice lunga sulla forza di una serie che si è trasformata in poche settimane in fenomeno non solo televisivo. E i numeri in termini di ascolti, quelli che di solito appartengono a serie o fiction di successo, questa volta hanno preso una direzione inaspettata.

La terribile storia della giovane potentina ha tenuto davanti allo schermo complessivamente quasi nove milioni di italiani. La tragedia di Elisa Claps, scomparsa nel 1993 e le cui spoglie furono ritrovate 17 anni dopo, è stata rivissuta in tutto il suo peso emotivo per tre martedì consecutivi, coinvolgendo tutta Italia. L’ultima puntata, andata in onda martedì, come sempre divisa in due episodi, ha totalizzato 2 milioni 970 mila spettatori. Numeri che arrivano dopo l’esordio il 24 ottobre con poco più di tre milioni di italiani e la seconda, il 31 ottobre scorso che ha interessato 2 milioni 855 mila telespettatori.

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Nonostante una programmazione complicata dalla concomitanza con incontri di calcio importanti, i risultati hanno premiato la produzione Rai diretta da Marco Pontecorvo e affidata a un cast che ha contribuito profondamente al processo di identificazione diventato poi vero e proprio fenomeno sociale e politico in Basilicata.

La finzione televisiva, anche grazie a un cast di straordinario valore, a cominciare da Ludovica Ciaschetti nei panni di Elisa fino a Gianmarco Saurino (Gildo Claps), Anna Ferruzzo (Filomena Claps), Vincent Riotta (Phil James), Giacomo Giorgio (Luciano Claps), Vincenzo Ferrera, (Antonio Claps); Giulio Della Monica (Danilo Restivo); Bianca Nappi (Felicia Genovese), ha provocato un effetto che si verifica solo in pochi casi: il pubblico ha pian piano riconosciuti nei volti degli attori quelli dei personaggi reali.

Tra loro anche gli attori lucani Carlo de Ruggieri (don Michele Cozzi) e Antonio Petrocelli (don Mimì Sabia). Alla base di un successo di questo tipo non può che esserci una scrittura di straordinario valore, resa di maggiore impatto dal fatto che la vicenda sia realmente accaduta.

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Il merito va a a Terry Cafolla, Valerio D’Annunzio e Andrea Valagussa. “Per Elisa – il Caso Claps” rappresenta per Rai Fiction una scommessa vinta e per la Basilicata il segno di una vicenda che non può dirsi ancora definitivamente chiusa.

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