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Le foto erano abbasatanza eloquenti. Le sollecitazioni del sindaco Perugini, dell’amministrazione e del Consorzio pure. La regione Calabria non poteva far finta di non vedere l’emergenza rifiuti vissuta dal capoluogo bruzio in questi giorni. E in attesa che martedì prossimo si riunisca presso la sede della giunta regionale il vertice interistituzionale richiesto dal sindaco Perugini e dal Consorzio Vallecrati, per definire le diverse competenze in materia e studiare soluzioni concrete per risolvere la crisi del sistema rifiuti nell’hinterland cosentino e in provincia, già ieri è iniziato un ciclo preparatorio di riunioni a Catanzaro.
Presso la sede dell’esecutivo regionale si sono ritrovati ieri il presidente Agazio Loiero , l’assessore all’Ambiente Greco, il presidente della provincia Oliverio, l’assessore all’Ambiente Greco e il vicesindaco di Cosenza Ambrogio. L’impiantistica dei rifiuti il tema principale della discussione. Si è partiti dalla situazione della stazione di travaso di contrada Coda di Volpe, ancora senza proroghe dell’autorizzazzione e costretta dunque a ripiegare sul più lento trasbordo, e della discarica di Crotone, vicina alla chiusura. Servono qunque ipotesi alternative e i tempi sono davvero stretti.
Nel corso della riunione sono state esaminate diverse soluzioni. Il presidente Oliverio ha illustrato il quadro delle proposte già presentato al commissario per l’emergenza Sottile. Si parla del potenziamento in corso della discarica di San Giovanni in Fiore , di proprietà della Vallecrati. C’è poi la situazione della discarica di Castrolibero la cui capacità può essere ancora ampliata. Ancora, c’è la possibilità di attivare la discarica di Mangone, come sollecitato dai sindaci del Savuto che hanno offero al capoluogo bruzio la propria disponibiltà per uscire dalla crisi. Infine la situazione di stand-by vissuta dalla discarica di Celico: l’impianto è pronto ma ci sono ancora alcuni lavori da ultimare. Senza dimenticare il problema della certificazione antimafia (la struttura è stata realizzata dal gruppo Vrenna). Le questioni verranno approfondite coi sindaci dei comuni che ospiteranno le discariche già da oggi. A Catanzaro infatti, si ritroveranno per incontrare Loiero e Greco, i sindaci di Cosenza, Rende, Castrolibero, San Giovanni in Fiore, Mangone, Rogliano, Celico e il presidente della Provincia Oliverio. Alle 11 è convocata a Palazzo Alemanni una conferenza stampa a cui parteciperanno il presidente della Giunta Loiero, Oliverio, Perugini Bernaudo e Greco. Si affronterà con i giornalisti il tema dell’emergenza rifiuti che ha colpito in particolare l’area di Cosenza, ma, a quanto pare, si firmerà già il protocollo d’intesa per l’ampliamneto della discarica di Castrolibero anche in vista della prevista realizzazzione dell’impianto a biogas. La regione si impegnerà per gli interventi infrastrutturali, che saranno realizzati con la supervisione della Provincia. Ma si prepara la firma di protocolli d’intesa anche con San Giovanni in Fiore, per la buca di 70 mila metri cubi i cui lavori sono già iniziati ( e un’altra buca da 50mila metri cubi è stata già aperta nella discarica di località Veltrano, per ospitare i rifiuti di Cosenza). Seguirà l’accordo con Mangone: nella cittadia del Savuto c’è già una buca da 90 mila metri cubi, che richiederebbe solo alcuni interventi per la massa a norma. Per Celico invece si riunirà il 6 ottobre, scaduti i termini per la verifica d’impatto ambientale, la conferenza dei servizi. E questo sarà il primo nucleo di interventi. Intanto già con Castrolibero, San Giovanni, Mangone e Celico si allestirebbe una buona rete di discarica al servizio della provincia. La filiera istituzionale sul tema rifiuti pare essersi messa in moto.
La città di Cosenza sta uscendo lentamente dall’emergenza. Nella giornata di ieri sono usciti per strada altri 6 mezzi messi a disposiozione dell’amministratore delegato della Multiservizi, Rovito,potenziando così il numero di compattatori impeganti nella raccolta. A Coda di Volpe (dove trasbordano tutti i comuni del consorzio tranne Rende e Cosenza che vanno a contrada Cutura)intanto i servizi di trasbordo procedono a rilento: i semirimorchi per il trasporto spesso sono pochi oppure non arrivano contestualmente ai compattatori che devono scaricare. Questo comporta ulteriori ritardi sulla raccolta. A Rende, seppure a fatica, è ripreso lo svuotamento dei cassonetti della differenziata e dopo quelli bianchi della carta si è passati a quelli blu da 2400 litri per il multi materiale leggero. Nel frattempo è stata aggiudicata la gara per la nuova stazione da tritovagliatura dei rifiuti bandita dal Consorzio e vinta da Calabria Maceri. Serviranno tre mesi per completare, presso l’ex Legnochimica, la prima fase, destinata appunto alla tritovagliatura dei rifiuti, e due mesi per prepararne la selezione.

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