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Mentre la denuncia del vescovo lucano rischia di diventare un superspot per il film, la stessa opera di celluloide potrebbe trasformarsi in una promozione turistica per la Città del Vaticano. Sta facendo il giro del mondola notizia che Antonio Rosario Mennonna, il vescovo più anziano del mondo con i suoi 103 anni, abbia querelato per diffamazone il film tratto dal libro di Dan Brown, “Angeli e demoni”. Il presule di Muro Lucano compirà la veneranda età il 27 maggio prossimo. Ha denunciato «il contenuto altamente denigratorio, diffamatorio e offensivo per i valori della Chiesa e per il prestigio della Santa Sede».
Ma ieri è stata la volta di Ron Howard, il regista. Un tempo timido adolescente di Milwuakee nei panni di Richie Cunningham, l’amico/discepolo di Fonzie in Happy Days, oggi è un uomo di successo senza peli sulla lingua: «Il Vaticano ha fatto pressioni perchè non mi fossero messe a disposizione le location per girare “Angeli e demoni” a Roma». Howard, registra premio Oscar, ha presentato ieri alla stampa a Roma in anteprima mondiale il suo ultimo film. L’anteprima mondiale per il pubblico è in programma per questa sera a Piazza della Repubblica di Roma. Pierfrancesco Favino (nella foto), fra gli interpreti, spiega che a suo giudizio un film che parli così di Roma non si vedeva dai tempi di Fellini. «Sapevo che non era possibile girare nelle chiese – spiega Ron Howard – Già col “Codice da Vinci” mi era stato proibito di girare in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Mi aspettavo, quindi, di avere problemi a portare il set nelle chiese romane. Ciò che non credevo, invece, è che non ci fosse alcuna collaborazione per girare in città. Ci hanno spiegato che questo atteggiamento era dovuto alle pressioni fatte dal Vaticano. In effetti avremmo potuto fare contestazioni a questi ostacoli, ma abbiamo preferito risolvere diversamente (ricostruendo molte cose in studio e con l’ausilio del computer, ndr)».
«Più che altro il sentimento che predomina sentendo queste critiche è la frustrazione – dice – Noi abbiamo dato l’opportunità di vedere il film a preti, teologi, uomini di chiesa e nessuno lo ha voluto vedere. Poi arrivano le critiche fatte su qualcosa che non si conosce. In ogni caso se qualcuno pensa di
poter essere offeso dal mio film basta che non lo vada a vedere».
«Non so se questo film darà fastidio al Vaticano – dice RonHoward – in ogni caso io non ci ho mai pensato: quando ho adattato il libro e ho fatto degli aggiustamenti per la sceneggiatura ho cambiato molte cose con l’idea di creare un clima di tensione senza fine. Non ho voluto ingentilire o rafforzare il soggetto pensando alla reazione della Chiesa».
Tom Hanks torna a lavorare con Ron Howard per la quarta volta e conferma un feeling particolare. «Lavorare con un regista è come andare a un appuntamento alla cieca – dice l’attore – Con Ron le cose vanno benissimo perchè ci capiamo al volo e ci fidiamo l’uno dell’altro. Angeli e demoni racconta una storia che va al di là della religione».

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