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Poche ore dopo la chiusura dei seggi, a Cosenza e Crotone sono aperti i giochi in vista del ballottaggio che tra due settimane vedrà i candidati sfidarsi per la poltrona di presidente della Provincia.
COSENZA
Entrambi gli schieramenti (Mario Oliverio – Pd e Pino Gentile – Pdl) strizzano l’occhio all’Udc e all’Mpa, che con i loro candidati, il deputato Roberto Occhiuto e Orlandino Greco, hanno ottenuto, rispettivamente, il 10,4 ed il 4,1%. Voti che risulteranno decisivi al ballottaggio. E così, se il candidato del centrodestra, Pino Gentile (37,2%), si dice certo «di trovare un accordo politico con forze che sono già al governo e con chi, come l’Udc, è assolutamente antitetico all’Idv ed alla giunta Loiero», il presidente uscente, Mario Oliverio (46,9%), del Pd, candidato del centrosinistra, parla di «proposta politico-programmatica di apertura, di dialogo e di confronto con l’Udc e l’Mpa per verificare la possibile convergenza su un’impostazione di governo proiettata alla costruzione di condizioni di crescita e di sviluppo di questa nostra terra». I «corteggiati», però, per il momento nicchiano. “Rispetto gli elettori, che non credo siano pacchi postali che si spostano da una parte all’altra sulla base delle indicazioni di un dirigente», dice Occhiuto. Che aggiunge: «non so se stringeremo apparentamenti». Una decisione, comunque, sarà presa entro sabato, dopo che Occhiuto, volato oggi a Roma, avrà convocato i candidati ed i dirigenti locali del partito per una scelta collegiale. Possibile, dunque, un accordo politico dell’Udc con uno dei due schieramenti, ma senza intesa elettorale. Anche Greco, per il momento, si gode il risultato. «Da domani – spiega – saremo pronti al dialogo, senza preclusioni. A livello nazionale siamo alleati del centrodestra, ma in sede locale non siamo vincolati. Il nostro obiettivo è avviare il dialogo su un progetto politico serio che risponda al nostro programma. Se ci sarà, bene, altrimenti andremo da soli».
CROTONE
Diversa la situazione nella città pitagorica dove l’ago della bilancia nel ballottaggio tra Ubaldo Schifino (33,2%), del Pd, e Stanislao Francesco Zurlo (29,6%), del Pdl, potrebbe essere il presidente uscente, Sergio Iritale, anche lui del Pd e presentatosi in alternativa al candidato ufficiale del partito. Iritale nega decisamente la possibilità di sostenere il centrodestra (“non esiste», dice) ma per «spendersi» per il centrosinistra vuole un’idea credibile con la quale convincere quel 20,5% che l’ha votato al primo turno a sostenere Schifino.

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