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«La Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando, ha avviato, in seguito a segnalazione pervenuta, un’indagine sul presunto caso di malasanità ai danni di Margherita Papisca, morta a Reggio Calabria il 7 febbraio scorso a 73 anni». Lo rende noto la stessa Commissione. «La segnalazione pervenuta – è scritto in una nota – si riferisce alle condizioni assistenziali assicurate nel decorso della malattia in fase terminale, e lascia sospettare l’omissione di cure. Inoltre i medici di Reggio Calabria avrebbero rifiutato, apparentemente senza motivo, di adeguare la terapia a quanto veniva consigliato dai colleghi del centro oncologico di Milano, prevalentemente allo scopo di attenuare la sofferenza fisica cui la malattia dava luogo. Infatti, a fronte di una diagnosi infausta, mieloma multiplo con metastasi diffuse, l’ammalata sarebbe stata sottoposta a continui trasferimenti dal reparto di ematologia degli Ospedali Riuniti di Reggio, ove evidentemente non si intendeva procedere a un ricovero prolungato malgrado la necessità di praticare terapie possibili solo in ambiente ospedaliero, al suo domicilio». «La condizione – prosegue la nota – avrebbe comportato la necessità di lunghissime soste in barella nei locali del pronto soccorso, anche in due casi nei quali si verificava un blocco intestinale; e in un’altra occasione, dopo una lunga attesa all’aperto la paziente avrebbe appreso che il medicinale per la chemio in dotazione all’ospedale era terminato». A fronte di tali notizie, Leoluca Orlando ha chiesto al Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero di accertare “se la realtà dei fatti risulti analoga a quanto riferito alla Commissione, e, se del caso, ad indicare i conseguenti e necessari provvedimenti che riterrà di assumere nei confronti di quanti dovessero risultare responsabili».

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