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Con il suo modulo spettacolare e offensivo del 4-2-4 e la voglia di fare un gol in più agli avversari e metterli in grande difficoltà si presenta a Cosenza Ezio Glerean. E’ sbarcato a Cosenza il giorno di Pasquetta e subito dopo, questa mattina, ha preso confidenza con il suo nuovo regno, lo stadio San Vito di Cosenza. Giacca e cravatta alla mattina per la conferenza stampa, in tuta oggi pomeriggio sul verde del campo di calcio.
Nella sala Bergamini, giusto per entrare in clima partita nell’ambiente rossoblù e acclimatarsi come hanno fatto Mutti, De Biasi e Mondonico. Non si è scomposto dinanzi alla prevedibile affezione di qualche tifoso al vecchio allenatore che ha Cosenza ha vinto dalla D alla Prima Divisione «gli fa onore tanto attaccamento -sottolineato il nuovo tecnico – », è ha risposto alle domande dei cronisti che lo hanno battezzato nella sala stampa Bergamini.
Glerean, un marcantonio veneto, si è guardato intorno, per niente spaesato, certamente incuriosito dalla nuova realtà, dopo che l’aveva annusata già a Foggia, dove convocato dal dg Max Mirabelli, aveva seguito il Cosenza nella vittoriosa esibizione contro i satanelli ha dichiarato candidamente: «Non sono un mago, ma domenica col Rimini è la partita della vita. Bisogna restare uniti e concentraci tutti insieme su questa gara fondamentale per noi.
A supporto del nuovo arrivato Glerean la società Cosenza calcio ha poi comunicato il ritorno nel proprio organigramma dello staff medico composto dal dott. Enrico Costabile, dal dott. Ippolito Bonofiglio e dal fisioterapista Luigi Novello. La società esprime «viva soddisfazione per la ritrovata collaborazione con professionisti già attivi nel Cosenza calcio 1914 durante la militanza nel campionato di serie B».

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