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Sono le famiglie abruzzesi a spendere di più, in Italia, per la tavola. Il 40 per cento in più di quelle trentine e per questo si posizionano al top della classifica italiana con 530 euro al mese per il solo acquisto di alimenti e bevande.
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2009 che fotografa le abitudini alimentari regionali.
In Italia la tavola è – sostiene la Coldiretti – una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media ben il 18,9 per cento delle risorse ed è la prima voce di spesa nelle regioni del sud (Campania, Calabria, Basilicata e Puglia) e seconda dopo l’abitazione in tutte le altre.
La spesa media mensile per famiglia è stata di 461 euro al mese, in calo del 3 per cento rispetto allo scorso anno. La situazione – precisa la Coldiretti – varia tuttavia notevolmente da Nord a Sud nelle diverse regioni, dall’importo minimo di 381 euro al mese in Trentino Alto Adige, 394 in Valle d’Aosta, 398 in Friuli Venezia Giulia, 412 in Basilicata, 420 in Sicilia, 426 in Sardegna, 440 in Calabria, 442 in Emilia Romagna, 445 in Toscana, 446 in Veneto, 470 in Liguria e Lombardia, 476 in Piemonte, 478 in Puglia, 479 in Molise, 482 nelle Marche, 485 nel Lazio, 502 in Umbria e Campania e 530 in Abruzzo.
In media la maggiore percentuale della spesa è destinata all’acquisto nell’ordine di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucche e caffè. Nonostante le difficoltà economiche quasi nove italiani su dieci (87 per cento) non rinunciano alla qualità della spesa alimentare secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Istat sui consumi dei cittadini nel 2009.

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