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di MARIA ANNA FLUMERO
MATERA – E’ Pippo Franco uno dei tre protagonisti de “Il numero due”, il “cinepanettone” made in Matera firmato Antonio Andrisani. L’attore nell’occasione indosserà la tonaca di Don Gaetano. Il lungometraggio, prodotto dalla società Quadrum e realizzato dalla RVM con il partnerariato di “Palazzo Gattini” è stato presentato giovedì sera, insieme al noto comico romano, comodamente seduti ai tavolini del ristorante “San Pietro Barisano”. Ambientazione attuale e tre personaggi folgoranti: Don Gaetano (Pippo Franco), e due disoccupati con non molta voglia di lavorare, Franco (Gianfranco Ferrara ) e Antonio (Andrisani), gli ingredienti principali della pellicola. Il regista Vito Cea ha annunciato anche la partecipazione straordinaria di Mariolina De Fano. Scenografa, truccatrice e costumista Carla Vizziello.
«Produrre il cinepanettone di Matera – ha sottolineato Andrisani – è un’operazione impegnativa. Con Pippo Franco nel cast si è realizzato un mio sogno. E’ stato un grande privilegio. Per me lui è l’ultima maschera del cinema e teatro italiano. Sapevo che fosse un intellettuale ma incontrarlo è stato un’occasione rara. Il film sarà cadenzato da una vicenda rocambolesca , fantastica. I due amici de “Il numero uno” (2007) sono costretti a compiere un crimine , con finale a sorpresa. E’ una commedia più candida, ingenua, ispirata alla commedia degli anni ‘50. La nostra è una produzione low cost e vogliamo esortare gli Enti a sostenerci almeno con un patrocinio culturale|».
«Abbiamo conosciuto Pippo Franco anni fa – conferma Franco Braia – per una serata di cabret e abbiamo potuto toccare con mano la sua bravura. Gli siamo grati perchè ci ha trasferito tante nozioni. Io penso che quest’anno andrà meglio con gli Enti». Poi a prendere la parola è lui, la guest star del film. «Mi sono trovato davanti ad un’organizzazione ridottissima ma con una professionalità rara – ha detto Franco – Cea a Andrisani sono efficaci e artisticamente evoluti. Il vostro set naturale è straordinario. Mi sono sentito attratto».
Per il suo don Gaetano ha puntualizzato: «Abbiamo lavorato con una grande naturalezza. La sceneggiatura e il valore del film è notevole. Il film locale per me è un pregio, la vera forza del cinema. Sono stato colpito perché ho trovato un sub strato di due persone che affrontano la vita con malefatte non gravi. Si divertono a vivere una vita da cialtroni. Il mio prete è un bibliofilo, ecco la sua vera debolezza. Nel complesso il lavoro è brioso, leggero. Simbolo di ribellione verso una vita piatta, senza ideali, senza un tragitto. Don Gaetano non ha precedenti nel cinema italiano. Il mio personaggio era scritto in modo perfetto, abbiamo fatto, in sintonia, pochi cambiamenti per il lessico».
All’incontro è intervenuto anche il consigliere regionale Luca Braia, che ha annunciato la disponibilità a sostenere il progetto del film. «Alcune settimane fa abbiamo approvato la legge per la Film Commision – ha detto- stiamo creando una scatola con le ricchezze giuste, sperando che Pippo Franco ci sia vicino». Immediata la replica: «Se posso farmi venire una idea sul territorio e proporla, lo faccio molto volentieri».

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