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14 minuti per la lettura

di Emilio Fidanzio
e Renato Carpentieri
MELFI – Esattamente come in coppa Italia. Melfi – Matera finisce uno a uno.
Un pareggio equo che alla fine scontenta tutti. Gli ospiti, per il gol contestato subito a sei minuti dal termine quando la gara sembrava ormai in pugno, il Melfi per le tante occasioni da gol sprecate, prima e dopo il vantaggio materano.
I gialloverdi non hanno concretizzato una marcata superiorità territoriale. Sostanzialmente il Melfi, che ha fatto la partita, ha messo in mostra ottime individualità ed una condizione fisica crescente.
Il Matera si è dimostrato un buon complesso, giovane ma in grado di disputare un buon campionato. Il 4-4-2 dei gialloverdi ha peccato di incisività sulle corsie laterali, mentre al centro Maisto (non ancora al meglio) solamente a tratti ha preso in mano le redini del centrocampo.
Tra i biancazzurri ottima prova di Villagatti, non è forse un caso che il gol del Melfi sia giunto quando è stato costretto ad uscire dal campo per infortunio, nel contesto di una difesa volutamente schierata alta da Cadregari, ma che necessita di essere ancora registrata opportunamente. Specie quando davanti ci si imbatte in due attaccanti del calibro di Guazzo e Chiaria.
Ai fini del risultato finale, va rimarcata sicuramente la scelta azzeccata di Ciullo e De Gennaro, quella di buttare nella mischia il giovane Scalzone, al suo terzo gol stagionale, dopo le due marcature siglate in Coppa Italia. Il ragazzo napoletano classe ‘89 ha buoni numeri e voglia di apprendere.
LA CRONACA – E’ il Melfi che scaglia il primo tiro di una certa pericolosità del derby. Il destro di Guazzo al 5’ finisce a lato. Il Matera cerca di arginare la manovra federiciana ma al 12’ subisce l’iniziativa di Chiaria che allarga per Russo. Il destro ad incrociare termina sul fondo. Al 14’ Marino commette un errore che mette in moto Del Sorbo. Tiro improvviso e palla di poco fuori. Il Melfi ha difficoltà a sfondare centralmente per la buona opposizione materana. Sulla linea mediana il trio Provenzano, Capolei, Logrieco pressa che è un piacere con l’intento di bloccare sul nascere le fonti di gioco gialloverdi. Al 28’ però Chiaria è bravissimo ad andare via al diretto avversario, tiro violento respinto da Lorello, sulla ribattutta si fionda Guazzo tiro a colpo sicuro che non fa i conti con il riflesso felino di Lorello che devia in angolo. Grandissima parata dell’estremo materano. E’ il momento migliore per il Melfi che preme sull’acceleratore. Il Matera è in difficoltà. Minuto 36, cross di Guazzo, che svaria su tutto il fronte offensivo, alto per Chiaria, arriva Naglieri e tocca di sinistro costringendo Fedi a salvare in angolo. Sull’angolo successivo Marino di testa manda di poco fuori. Il Melfi meriterebbe il vantaggio ed invece a sorpresa arriva il gol biancazzurro. Villagatti anticipa Guazzo, serve Logrieco che indovina il corridoio giusto per il togolese Alassani. La difesa del Melfi sta uscendo e viene infilata dall’azione ospite. Alassani non sbaglia e gonfia la rete. Uno a zero Matera. Passa appena un minuto e l’azione è già sull’altro fronte. Punizione dalla destra, assist di testa di Vignati per Russo che mette nel sacco. Per l’assistente arbitrale è fuorigioco. Viene così ricacciato in gola l’urlo di giubilo del popolo gialloverde. Finisce così la prima frazione. Nessun cambio ad inizio ripresa. Non cambia nemmeno il tema tattico. Melfi a fare la partita e Matera a protezione del vantaggio. Con il passare dei minuti, il baricentro dei biancazzurri arrettra vistosamente, ma il Melfi fatica a trovare il varco giusto. Affiora anche la stanchezza, specie in Maisto non ancora pronto a sostenere i novanta minuti. Ne scaturisce una manovra più articolata e meno fluida, con il Matera che con il passare dei minuti pensa esclusivamente a difendere l’uno a zero. A bocce ferme, questo disinteressarsi della fase offensiva, si può considerare un errore. L’ingresso in campo di Mangiacasale in sostuzione dell’evanescente Russo aumenta leggermente la brillantezza dei melfitani. Proprio il catanzarese va al tiro al 68’ con un apprezzabile tiro al volo, ma il pallone termina sul fondo. Cadregari è costretto a sostituire l’infortunato Villagatti con Calà e poco più tardi inserisce Lorini per Ancora. Però è sempre il Melfi a menare le danze. Contessa sfiora il bersaglio grosso al 73’ e dieci minuti più tardi Guazzo al volo spedisce di poco a lato. Nel frattempo Scalzone prendeva il posto di Naglieri, disegnando un Melfi a trazione anteriore con tre punte contemporaneamente in campo. Proprio Scalzone all’ 84 trova il gol del pareggio. Il destro rasoterra non lascia scampo a Lorello. I materani protestano per un presunto fallo di Chiaria su Malquori, antecedente al tiro di Scalzone. Cadregari è furibondo e recrimina vistosamente. Il direttore di gara lo espelle. Lo stesso De Meo assegna ben sette minuti di recupero, dovuti alle tante interruzioni. Il Matera al 93’ e al 96’ impegna Pozzato con Capolei e Logrieco. In entrambe le circostanze è bravo il numero uno di casa che evita un passivo immeritato ai suoi compagni. Da sottolineare la correttezza in campo e sugli spalti. Il primo derby del torneo va in archivio senza vincitori né vinti. L’appuntamento è ora per la gara di ritorno al XXI Settembre.

SPOGLIATOIO-ARRIVANO in tandem i due tecnici del Melfi in sala stampa. Ciullo e Degennaro, sono combattuti. Da una parte la soddisfazione di aver visto i propri ragazzi dare tutto nel contesto del match, dall’altra c’è il rammarico per una vittoria mancata che ai punti il Melfi ha meritato. “Purtroppo il rammarico c’è. Abbiamo creato tante occasioni da gol, sia nel primo che nel secondo tempo. Questa è un po’ una nostra costante. Costruiamo tanto ma raccogliamo meno di quello che meritiamo. Era già accaduto a Trapani e ora oggi si è ripetuto. Purtropo è così. Mi auguro prossimamente di creare meno, magari una sola occasione come il Matera e raccogliere di più”. Quella con il Matera è stata forse la migliore partita complessiva del Melfi di questo inizio stagione. “Sì, penso di sì, asserisce Ciullo. Abbiamo tenuto il Matera là dietro per quasi tutta la partita. Sapevamo che loro erano una buonissima squadra, ma li abbiamo ben contenuti. Ci è mancato il gol. In alcune circostanze è stato bravo il loro portiere, in altre potevamo essere noi più precisi”. Sugli episodi contestati, mister Ciullo segna davvero un gran gol, ammettendo candidamente: “Sul nostro gol c’era probabilmente un fallo”. Un esempio di grande sportività. Restando all’arbitro Ciullo sostiene: “Ha arbitrato all’inglese come si dice in gergo. Forse c’era un rigore a nostro favore su Chiaria prima del gol del pareggio. Poi nel primo tempo resta dubbio il gol annullato a Russo. In ogni caso mi sembra che la direzioni di gara si stata valida”.Sulla prova della sua squadra il tecnico salentino è soddisfatto: “I ragazzi hanno dato tutto. Non ho niente da dire. La squadra ha lottato, giocato, creato e cercato la vittoria fino all’ultimo. Stiamo crescendo. Dobbiamo proseguire su questa strada. Possiamo migliorare, crescere la condizione fisica in alcuni elementi che hanno iniziato in ritardo la preparazione. Siamo coscienti di avere un buon gruppo ed una società seria alle spalle. La strada è lugna e pèiena di difficoltà. Occorre pazienza e lungimiranza”. A partire dal prossimo impegno quello con la Vibonese: “Tutte le partite sono difficili. Da martedì penseremo alla Vibonese. Vincere fuori casa è sempre molto complicato. Dovremo cercare di sviluppare il nostro gioco e cercare di essere più cinici. Non possiamo pensare sempre di creare tante occasioni da gol in ogni partita. C’è anche l’avversario”. La buona notizia è che non si registrano defezioni. Ciullo e De Gennaro possono lavorare con tutto il gruppo a disposizione. Meglio di così…
Emilio Fidanzio
E’ UN Cadregari stizzito quello che si presenta in sala stampa al termine del derby lucano contro il Melfi. Una gara che il Matera nonostante la pressione dei padroni di casa, sino a soli cinque minuti dal termine, aveva in mano.
Il pareggio sembrava essere il risultato più giusto per un incontro dove i biancazzurri avevano giocato bene di rimessa trovando la rete nel primo tempo, con i padroni di casa a testa bassa in avanti per lunghi tratti, ma è il modo in cui è arrivato che lascia l’amaro in bocca al tecnico biancazzurro.
«Certo che ho protestato su un’azione del genere -commenta Adriano Cadregari dopo il fischio finale- io credo, e voglio essere molto onesto e serio, che il Melfi non ha rubato nulla. Anzi devo dire che, a parte gli ultimi dieci minuti dopo aver fatto l’uno pari, dove ha rischiato di beccare due gol, il Melfi ha giocato una buona e si è meritato il risultato. Però prendere gol su una situazione del genere e su un’azione del genere mi sembra ridicolo». Rivedendo l’azione, infatti, il tecnico materano non si capacita. «Fallo laterale per noi -racconta- almeno due falli a favore e l’arbitro era già negli spogliatoi, punto». Tornando alla gara per interno e abbandonando il singolo episodio, ciò di cui il tecnico materano può e deve lamentarsi è l’atteggiamento offensivo della squadra, che poteva e doveva essere maggiormente propositiva in fase offensiva.
«La squadra non ha fatto granchè durante la gara in fase offensiva -continua Cadregari- Abbiamo fatto gol e poi ci siamo limitati a contro giocare. Abbiamo fatto meglio forse negli ultimi dieci minuti dopo l’uno a uno che per tutta la gara». Bravi i difensori melfitani a contenere il tridente biancazzurro, che comunque la squadra deve supportare meglio nel corso dei novanta minuti, ma i margini di miglioramento ci sono e sono davvero larghi, vista la giovane età della rosa del Matera. «Il Melfi è una squadra tonica, ricca di giocatori importanti, che ci ha messo in difficoltà e che ha costruito qualcosina specie nel primo tempo credo, nel secondo tempo ha avuto una grande occasione -riprende il tecnico- poi sembrava che in quel momento i giocatori erano in difficoltà perchè la stanchezza si faceva sentire. Prendiamo volentieri questo pareggio ma, ripeto, è il modo che dà fastidio.
Quando giochi contro una squadra con difensori molto concentrati come oggi quelli del Melfi fai fatica a supportare i tre attaccanti. Certamente i miglioramenti li faremo, ci sarà modo, siamo molto giovani e sicuramente cresceremo». Infatti, sull’azione del gol è mancata un pò d’esperienza nel continuare a seguire l’azione. «Si può dire che anche sull’azione del gol, anche se l’arbitro poteva fischiare, i miei giocatori non devono fermarsi ed aspettare il fischio, questa è un’altra situazione della quale devo parlare con i ragazzi, per evitre che succeda ancora». Episodio particolare seguito all’espulsione. «Un giocatore del Melfi -racconta Cadregari- mi ha detto mentre uscivo che anche se irregolare il gol era meritato, però a volte il calcio non è meriti e demeriti, ma meritarselo dal punto di vista del regolamento, altrimenti dovremmo parlare del rigore di qualche minuto prima, ma non voglio prendere alibi». In conclusione il tecnico si aspettava qualcosa di più, ma il punto conquistato permette di guardare avanti. «Mi aspettavo qualcosa di più dalla fase difensiva -conclude- il punto me lo prendo molto volentieri, questa è una partita che ci permette ancora di pensare alla nostra crescita».
r.carpentieri@luedi.it
dall’inviato RENATO CARPENTIERI
LA TAC esclude lesioni per Marco Villagatti che viene dimesso dall’ospedale di Melfi e fa ritorno a Matera con una vettura privata. «Fa un po’ male-afferma il difensore-ma per fortuna in ospedale mi è stata esclusa qualsiasi altra complicazione.
Sono caduto male. Poi mi hanno detto che abbiamo pareggiato e il dolore è aumentato.
Mi hanno detto che c’è stato un episodio che anche il mister, uno che non mente mai, ha definito davvero inquietante.
Mi hanno parlato di un fallaccio su Fedi non sanzionato.
Ora dovrò tenere il collare per un paio di giorni, ma spero di essere in piedi già martedì alla ripresa.
Abbiamo alle porte un’altra trasferta, perchè domenica faremo visita al Catanzaro».
Arriva in sala stampa l’autore del gol, Alassani. La rete che ha fatto accarezzare per quasi un tempo al Matera di portare a casa la vendetta del derby di sette anni fa quando fu il Melfi a vincere al Valerio, staccando in pratica il biglietto per accedere tra i professionisti dove milita da allora. Alassani è un giocatore che Cadregari ha mandato nella mischia dal primo minuto per sostituire l’infortunato Giannone alle prese con una leggera distorsione al ginocchio.
Paura passata?
«Ho subito un infortunio con la Nocerina e sto recuperando. Non è facile. Credo che il campionato per me sia cominciato oggi. E’ vero non ho disputato la mia migliore partita, ma il gol è stato molto bello». E anche importante e non facile. «Sì. E’ stato Logrieco a servirmi un bel pallone e poi l’ho incrociata bene. Però il loro pareggio non era regolare, ci sono stati due falli e questo non mi piace. Peccato, perchè potevamo portare a casa la vittoria». Arriva Gaetano Calà. «Peccato per quel gol che ci hanno confezionato, perchè potevamo portare a casa l’intera posta in palio.
Credo che l’arbitro abbia preso una svista madornale. Diciamo che avemo di fronte dei giocatori importanti per questa categoria e abbiamo retto l’urto molto bene, rischiando quasi nulla a parte l’episodio del pareggio».
L’ultimo a giungere in sala stampa è il capitano del Matera, Angelo Logrieco. Senza dubbi il migliore dei biancazzurri.
«Un po’ di sfortuna c’è stata. Potevamo portare a casa i tre punti. Un errore arbitrale molto evidente e credo che tutti l’abbiano visto che l’azione del Melfi era macchiata da due falli. Il pari non è un risultato scandaloso, per carità il Melfi nel primo tempo ha sicuramente giocato una buona partita andando anche vicino al gol. Noi abbiamo fatto una buona partita nonostante le difficoltà che non sono mancate in questa settimana e anche ieri con l’infortunio accorso a Villagatti. Vorrei anche sottolineare che c’è stato un calcio di rigore negato al Matera su fallo subito da Capolei dopo il pareggio, credo che sia stato un errore ancora più grande di quello precedente. Comunque, ancora una volta non sono riusciti a metterci sotto, poi nel finale credo che il loro portiere si sia superato con due interventi importanti e salva risultato. Quindi non siamo stati certo a guardare l’avversario ma abbiamo provato a vincere fino all’ultimo minuto». Logrieco guarda già avanti alla gara di domenica a Catanzaro.
«E’ vero a Vibo giocammo una partita diversa e senza dubbi migliore di questa, ma un derby è sempre da prendere con le pinze e noi usciamo dal campo con grandi recriminazioni e non viceversa.
Non è un punto rubato, ma due punti persi anche se il Melfi avrebbe potuto pareggiare in qualsiasi momento perchè le condizioni leha create, però l’ha fatto in maniera poco chiara e poi il rigore era davvero netto.
Insomma, andiamo avanti convinti di essere sulla buona strada e di poter migliorare ancora. A partire da Catanzaro»
ANGELO Scalzone, napoletano classe 89, è il personagio del derby in chiave Melfi. La sua è una storia particolare. Cresce con i ragazzi del Napoli. Con il club azzurro fa la trafila giovanile e poi viene girato alla Scafatese. “ Un ambiente un po’ particolare dove non è girato tutto per il verso giusto”, sottolinea, Scalzone. Lo scorso anno dopo un infortunio che lo tiene fuori dal campo per tre mesi, a dicembre finisce all’Acicatena, serie D. In Sicilia trova ad allenarlo, una vecchia conoscenza dei tifosi melfitani. Saro Foti, ottimo tecnico e persona dalle straordinarie qualità. Scalzone con umiltà, si mette al servizio del tecnico ed a fine campionato collezziona otto realizzazioni. Niente male. Ad inizio stagione Foti, che ne apprezza virtà tecniche ed umane, lo segnala al Melfi. Il Presidente Maglione non ci pensa su due volte. Decide di ingaggiarlo, dopo aver ascoltato attentamente Foti. Scalzone arriva a Melfi in una situazione non semplice. Davanti ha due mostri sacri. Guazzo e Chiaria. Sa che giocherà all’occorennza. Esattamente come nei 20 minuti finali del derby. “ Devo farmi trovare pronto quando il mister mi chiama in causa, rimarca il giovane attaccante patenopeo. Provo davvero grande sosddisfazione per questo gol che ci ha evitato guai peggiori. Certo che c’è rammarico perché potevamo vincere se solo avessimo sbloccato il risultato quando ne abbiamo avuto le opportunità”. Dalla tribuna al campo ed al gol. E’ questo il passaggio di Angelo Scalzone. Assente dai 18 convocati a Catanzaro, in panchina con il Matera e poi in campo a siglare il gol del pareggio. “ Davvero una grande goia, asserisce la punta. Non gioco molto, ma sento la fiducia dei miei compagni. Questo è davvero un aspetto molto importante. Cerco in allenamento anche di carpire i segreti di due attaccanti molto forti come Guazzo e Chiaria. Loro nei confronti di noi giovani nutrono il giusto ed adeguato atteggiamento. Ci danno consigli, sono disponibili e ci fanno sentire parte integrante del gruppo. A Melfi sto davvero bene. Un ambiente che mi piace molto. Il mio obiettivo è quello di cercare di ritagliarmi uno spazio maggiore e giocare”. Occasione migliore e più appropriata certo non poteva sceglierla per siglare la prima rete in campionato. Un gol nel derby verrà ricordato a lungo. In assoluto però sono già tre i gol messi a segno da Scalzone. Due in coppa Italia ed uno in campionato. La media realizzativa è impressionante, considerando che i minuti giocati non sono tanti. Foti ci aveva visto giusto. Mantenere sempre buoni rapporti ed ottimi livelli relazionali è una grande risorsa. La società del Melfi è maestra in questo ed i risultato poi arrivano.
Emilio Fidanzio

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