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di Renato CarpentieriGUARDARE sempre indietro e non avanti. Un punto in più della penultima, questo è quello che il Matera si è prefissato a inizio campionato. Obiettivo ancora lontano, ma che si può raggiungere (a prescindere da quando) solo restando umili. Davide batte Golia, ma la contesa va interpretata in un altro modo, perchè quello che è emerso nella gara tra Matera e Brindisi è qualcosa di molto più interessante. I nomi, i curriculum e i mestieranti del calcio utili solo a fare cassetta hanno fallito. Che paura Moscelli, Ceccarelli, Cejas e tutti gli altri che hanno di grande senza dubbi l’ingaggio, ma che in campo camminano e magari hanno azzeccato le prime partite e ne vinceranno altre grazie al mestiere e speriamo in null’altro. Però, l’orgoglio e la voglia dei ventenni che hanno corso da matti attorno ai cosiddetti “elefanti da cimitero” (come dei moscerini intorno all’uva) è una cosa che ha frantumato le ultime remore in un progetto che porta il nome di Gino Dimitri e della società biancazzurra, che ha colto al balzo l’occasione di poter lavorare con uno dei più qualificati operatori calcistici d’Italia a livello giovani, e non solo, come testimonia il suo curriculum di alto profilo professionale e che comprende scudetti e coppe Italia con la casacca del Lecce. Dalle prime giornate tutti i cosiddetti “sapientoni” erano pronti a dire che serviva il centrocampista esperto, un altro difensore con esperienza e una punta da affiancare a Del Sorbo. Balle. L’ultima cosa ancora da vincere è questa frenesia che fa spacciare tutti per direttori sportivi. E’ chiaro che non è facile far cambiare e digerire delle cose radicalmente opposte a quello che è accaduto per due o tre anni (ma forese pure di più). E’ chiaro che per cucinare bene servono dei cuochi qualificati ed abituati a certi livelli. A Dimitri il cappellino manca, ma gli ingredienti no. E se c’è qualcuno che la pensa diversamente va rispettato, ma non può essere condiviso. Perchè la Cadregari-band, chef d’eccezione, ha fatto leccare i baffi col Brindisi.

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