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«La promozione in serie A? Sarebbe un chiudere il cerchio ma sarà dura». Lo ha detto Lillo Foti, presidente della Reggina, intervenuto in diretta ai microfoni di «La Politica nel Pallone» su Gr Parlamento.
«Nel progetto iniziale di questo campionato c’era quello di dare spazio a quella che è la realtà Reggina. Il centro S.Agata con il suo prodotto. Il lavoro fatto in passato oggi viene esaltato dalla presenza di 12 calciatori provenienti dal settore giovanile che compongono una rosa di 24 giocatori.
Chi ha lavorato nel nostro centro lo ha fatto con discreto profitto. Sono tanti calabresi, stiamo diventando una espressione del territorio che ci ha sempre sostenuto in ogni momento». Foti interviene nel commento alle gare che si giocano la domenica all’ora di pranzo.
«Oggi siamo oggetti di attenzione da parte delle tv che devono coprire più spazi possibili. Credo che in determinate località è un orario che sacrifica molto il nostro spettatore che già è sacrificato da una partita al sabato rispetto alla domenica classica. Il pubblico di Frosinone ha applaudito alla fine con discreto trasporto la sua squadra. In B c’è una immagine positiva, non si parla di grandissime presenze allo stadio ma ricevo che c’è grande partecipazione. Il pubblico che frequenta gli stadi di B si diverte, ci sono giovani nelle squadre e tanto entusiasmo. Si vedono buone prestazioni, si stanno mettendo in luce ragazzi interessanti e tutto questo fa bene al calcio italiano».
Foti commenta poi la curiosa presenza di «finti» tifosi sugli spalti dello stadio di Trieste con le sagome al posto degli spettatori. «La considero una motivo di interesse, per stuzzicare la gente. Sicuramente il pubblico che sta arrivando è vero, che ha passione ed entusiasmo. C’è meno pubblico organizzato e più tifosi che hanno l’appartenenza alla maglia. Meno spettatori ma più gente che partecipa». Sulla divisione delle Leghe spiega: «Penso che nella vita bisogna fare virtù delle decisioni prese. Credo che all’inizio dal mio punto di vista se si cerca maggiore aggregazioni tra aziende è una divisione che non ho visto in termini positivi ma voglio dare atto alla serie B ed a chi è proposto in questo anno di dare una immagine positiva della B. Il campionato di B è lungo e difficile, stiamo mettendo in luce tanti giovani interessanti.
Questo ci gratifica molto. Bonazzoli? È un innamorato di Reggio Calabria, ha un alto anno con il club vedremo. In questo momento è un professionista che ha fatto prevalere gli aspetti umani rispetto all’aspetto economico». Foti e gli arbitri. «Rapporto eccezionale. Le nostre squadre sono giovani e ci sono arbitri giovani. Siamo tutti in fase di crescita cercando di fare il meglio in campo. Credo che un confronto reciproco si può crescere tutti insieme per un percorso che può portar al massimo del rendimento».

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