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L’EX agente del Sisde Nicola Cervone è stato arrestato dagli uomini della Questura di Potenza nell’ambito di uno dei filoni che compongono l’inchiesta «Toghe Lucane bis». L’accusa è di calunnia nei confronti del sostituto procuratore Henry John Woodcock (oggi pm a Napoli). L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata richiesta dal procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli, che coordina le indagini ed emessa dal Gip. Nei giorni scorsi quattro avvisi di garanzia erano stati emessi nei confronti di Gaetano Bonomi e Modestino Roca, sostituti procuratori generali di Potenza, e per un’autista dell’ufficio giudiziario e un imprenditore, tutti indagati per il reato di calunnia nei confronti di Woodcock. La polizia aveva anche perquisito l’abitazione e l’ufficio di Cervone nel palazzo di Giustizia di Melfi. Nel corso delle perquisizioni furono sequestrati un computer e alcuni documenti che, probabilmente, hanno aggravato la posizione dell’ex agente segreto, che risultava già indagato. Nel corso delle indagini, era emerso che proprio Cervone avrebbe spedito alcune lettere che contenevano accuse sulla vita privata di Woodcock e di un poliziotto della sua scorta. Lettere che erano state spedite da un ufficio postale di Foggia e indirizzate ai giornali e agli uffici giudiziari di Potenza.

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