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Alfonso Guerriero e Cataldo Carrozza, l’assessore allo Sport Gianluca Aloe ed una rappresentanza della tifoseria, la Brigata Bizantina, hanno tenuto ieri una conferenza stampa. L’assessore Aloe ha spiegato come le vie perseguibili siano due: che si faccia avanti qualcuno poiché il titolo sportivo del club è cedibile gratuitamente, oppure che si finisca la stagione con la formazione juniores rassegnandosi alla retrocessione.
Aloe ha anche fornito, a nome dell’Amministrazione, tutto l’appoggio possibile da parte dell’ente ma che, ovviamente, non basta per levare le castagne dal fuoco. Servirebbero forse fresche, nuova linfa, un “passaggio di consegne”, insomma, per salvare il salvabile. E per questo il presidente Guerriero è stato chiaro: «Come quest’estate siamo disposti a cedere gratuitamente il titolo sportivo della Rossanese». E poi ha aggiunto «Se non dovesse farsi avanti nessuno ci presenteremo ovunque con la formazione juniores perché noi, oggi, non possiamo più permetterci una gestione onerosa della squadra, ci hanno lasciati soli». Guerriero ha anche rammentato la proposta presentata nei giorni scorsi ai “grandi” del gruppo (Morano, Ramunno, Sprandeo, Friso, Accaputo, tutti svincolati): «Ho detto loro che avremmo pagato il 50% delle spettanze a fine campionato ed a salvezza acquisita, in modo garantito, da un notaio o con una fidejussione, ma non hanno accettato. Non vedo il motivo per il quale dovremmo sborsare denaro per non vincere comunque. Ci sembrava giusto che anche loro si assumessero delle responsabilità».
Il presidente della Rossanese ha concluso ribadendo il concetto della cessione gratis del club a chiunque si faccia avanti: «Per quel che mi riguarda potrei regalarla anche voi tifosi» ha detto riferendosi ai delegati della Brigata. L’incontro si è concluso con un aggiornamento, al massimo a lunedì. Il presidente ha anche proposto di unificare tutte le forze sportive della città: «Ho proposto ai dirigenti dell’Audace Rossanese di unire le forze per un unico obiettivo. Meglio unire le forze e creare una società forte». Preoccupato il direttivo della Brigata che ha anche incontrato i calciatori per offrir loro tutto il sostegno possibile: «Non possiamo far morire la Rossanese e cercheremo in tutti i modi di salvare il club dalla sparizione».

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