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SIDERNO – Operazione di carabinieri e polizia questa mattina per l’esecuzione di 53 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca Commisso di Siderno, una delle più potenti della Calabria, accusati di associazione mafiosa. L’inchiesta, segue le indagini relative all’operazione “Crimine” condotta nel luglio scorso, ed ha permesso di delineare ulteriormente gli assetti e l’operatività dell’articolazione della cosca Commisso che ha la sua base operativa a Siderno, ma ramificazioni in altre regioni ed all’estero, in particolare in Canada. Anche l’ex sindaco di Siderno tra le persone coinvolte nell’operazione della DDA di Reggio Calabria che ha consentito a polizia e carabinieri di eseguire 53 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Nei confronti di Alessandro Figliomeni, la Procura antimafia ha emesso un provvedimento di fermo per associazione mafiosa in quanto sospettato di essere organicamente inserito nella cosca denominata «Commisso». Figliomeni è stato sindaco di Siderno fino alla primavera di quest’anno quando si è candidato alle elezioni regionali nella lista «Autonomia e diritti con Loiero presidente».

La sua candidatura, però, aveva provocato le dimissioni di gran parte dei consiglieri comunali provocando lo scioglimento del Consesso elettivo. Il comune adesso è retto da un commissario prefettizio. Lui era sindaco del comune di Siderno ma anche «santista», cioè elemento di vertice del clan. Secondo gli inquirenti l’ex sindaco, assieme al fratello Antonio, 61 anni, detto «il topo», era un elemento organico alla cosca, in posizione apicale e con la carica di «santista». Contribuiva a dirigere e coordinare il clan prendendo le decisioni più rilevanti, anche impartendo disposizioni agli altri associati. Curava i rapporti con gli altri esponenti della cosca, in particolare con Giuseppe Commisso, 63 anni, detto «u mastru», e con Antonio Commisso, 85 anni, ed anche con gli esponenti dell’articolazione torinese dellàndrangheta di Siderno, in particolare con Giuseppe Catalano e Carmelo Cataldo, già arrestati nell’ambito dell’operazione «Crimine». Sempre secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia reggina, Figliomeni partecipava direttamente alle competizioni elettorali, anche con il supporto dell’intera organizzazione o di parte di eassa, ricoprendo anche la carica di sindaco del Comune di Siderno.

Inoltre si poneva come uomo politico di riferimento per il sodalizio criminale del comprensorio di Siderno ed anche a livello regionale, promuovendo anche in tale veste gli interessi della cosca e favorendo, anche con l’adozione di specifici provvedimenti. La cosca Commisso, egemone nel comune di Siderno ed in altre zone della Locride, nel Nord Italia ed anche in Canada, al suo interno aveva anche una rete specializzata nella produzione e nella vendita di sostanze stupefacenti. Secondo quanto accertato dalla Direzione distrettuale antimafia, nell’ambito delle indagini che nelle prime ore di oggi hanno portato all’operazione «Recupero», con 51 ordini di arresto, gli uomini del clan coltivavano diverse piantagioni di marijuana nel territorio del comune di Siderno. Le forze dell’ordine nel corso delle varie operazioni di controllo degli affiliati alla cosca, hanno scoperto e sequestrato 4.903 piante di marijuana, 3.350 grammi già essiccati e pronti per la vendita e 1.500 grammi di semi della stessa sostanza. Nel campo dello spaccio della droga, inoltre, gli inquirenti hanno accertato forti legami del clan calabrese con ambienti malavitosi sicialiani. In tale contesto si inquadra un sequestro di 3.200 chilogrammi di hashish, avvenuto a Siracusa il 17 aprile del 2008. Il carico era destinato alla ‘ndrina «Rumbo-Figliomeni», direttamente collegata al clan Commisso.

AVVISO DI GARANZIA PER CINQUE PERSONAGGI POLITICI

A cinque politici – due ex consiglieri regionali della Calabria, un sindaco, un ex assessore ed un ex consigliere comunali – è stato notificato un avviso di garanzia emesso dalla Dda di Reggio Calabria, con l’accusa, a vario titolo, di voto di scambio, concorso esterno in associazione mafiosa e associazione mafiosa. Si tratta degli ex consiglieri regionali Luciano Racco, che alle ultime elezioni si era candidato con il Pd, e Cosimo Cherubino, candidato alle scorse regionali per il Pdl. Nessuno dei due è stato rieletto. Gli avvisi sono stati notificati anche al sindaco di Casignana, Pietro Crinò; all’ex assessore del Comune di Siderno Antonio Commisso ed all’ex consigliere allo stesso Comune, Giuseppe Tavernese. Nei confronti di Crinò e Racco viene ipotizzato il reato di voto di scambio. Per Cherubino l’ipotesi è di voto di scambio e di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre per Commisso e Tavernese l’accusa è associazione mafiosa. I provvedimenti, notificati dalla squadra mobile di Reggio Calabria, prendono origine dall’inchiesta Crimine che, nel luglio scorso, portò all’arresto di oltre 300 persone e avrebbero dei punti di contatto con l’operazione di oggi che ha portato all’arresto di 43 persone ed al fermo dell’ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni.

I provvedimenti eseguiti Sono 51 le persone arrestate nell’ambito dell’operazione. Ai carabinieri è stato affidato il compito di notificare l’ordinanza di custodia cautelare a venticinque presunti affiliati alla cosca Commisso: Cosimo Ascioti, 32 anni, Cosimo Baggetta (59), Antonio Baggetta (26),Domenico Baggetta (31), Antonio Commisso (54) già detenuto, Giuseppe Correale (64), Michele Correale (51), Paolo Correale (32), Antonio Costa (54), Michele Costa (49), Alfredo Leo (56) già detenuto, Antonio Figliomeni (61), Antonio Futia (52), Domenico Futia (63), Giorgio Futia (42), Michele Futia (22), Michele Futia (20), Francesco Muià (70), Giuseppe Muià (34), Michele Reale (52), Vincenzo Salerno (36) in atto irreperibile, Antonio Scarfò (46), Carlo Scarfò (52), Antony Stagaway, originario della Gran Bretagna e non catturato perchè residente all’estero. La Polizia di Stato, da parte sua, ha avuto il compito di notificare il provvedimento del Gip a Domenico Belcastro (48) già detenuto, Girolamo Belcastro (43) già detenuto, Antonio Commisso (85) ai domiciliari in atto detenuto, Vincenzo Commisso (21), Antonio Figliomeni (44), Francesco Figliomeni (47), Giovanni Galea (61), Giovanni Galluzzo (53), Domenico Giorgini (46), Domenico Lubieri (63), Francesco Marzano (78) ai domiciliari, Giuseppe Napoli (41), Massimo Pellegrino (37), Riccardo Rumbo (48), Giuseppe Sgambelluri (33), Roberto Stinà (42), Gennaro Tedesco (52) arresti domiciliari. Ad eseguire il fermo di Alessandro Figliomeni, già sindaco di Siderno, è stata la polizia che non ha eseguito i provvedimenti restrittivi a carico di persone già da tempo in Canada: Francesco Commisso (63), Cosimo Figliomeni (46), Tito Figliomeni (41), Vincenzo Figliomeni (64), Salvatore Oliveti (46), Angelo Figliomeni (48). Da luglio dell’anno in corso è irreperibile anche un altro indagato: Antonio Galea, (48).

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