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Aria di festa ieri davanti al reparto di Rianimazione dell’Annunziata; Jessica e Luca, mamma e papà di Rodolfo Alex sono usciti dal reparto dopo aver fatto visita al loro piccolo, con gli occhi pieni di lacrime di gioia. Dopo la caduta dal quarto piano avvenuta il 1 novembre scorso, Rodolfo Alex M., sei mesi il prossimo 21 novembre, è ricoverato nel reparto di rianimazione, ha riportato una serie di escoriazioni, un trauma cranico e un problema a un polmone. Adesso però le sue condizioni stanno migliorando e dopo i primi attimi di apprensione adesso si può sperare che tutto andrà per il meglio.
Le attenzioni però non sono solo per il piccolo Rodolfo Alex ma anche per Agostino, lo zio affetto da problemi psicologici che ha buttato il nipotino dal balcone: «Siamo andati a trovarlo nel reparto dove è ricoverato (in Tso) ma non lo abbiamo trovato era andato a effettuare la dialisi».
Agostino oltre ai problemi psichici ha anche dei seri problemi di salute «ma non è down» dicono i familiari. «E’ uscito sui giornali, ho letto “zio down butta nipotino dal quarto piano” ma non è così lui ha dei seri problemi psichiatrici e sicuramente ha bisogno di cure. Adesso speriamo che gli trovino una buona sistemazione. Noi non lo abbandoniamo, siamo in tanti, andremo a trovarlo tutti i giorni». Si attende intanto, il responso della perizia psichiatrica predisposta dal pubblico ministero della Procura di Cosenza, Giuseppe Casciaro, titolare dell’inchiesta. Il ventisettenne è iscritto come indagato per il tentato omicidio nel fascicolo sul lancio dal balcone del piccolo Rodolfo Alex.

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