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REGGIO CALABRIA. – Un terremoto di magnitudo 4.4 è stato registrato nella provincia Reggio Calabria alle ore 8,06. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica il sisma è avvenuto a una profondità di 75,7 km. L’epicentro si è registrato nella zona meridionale della Piana di Gioia Tauro, in un’area densamente abitata che comprende i comuni di Bagnara, Cosoleto, Delianuova, Melicuccà, Palmi, San Procopio, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Scido, Seminara e Sinopoli.

La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma secondo i primi accertamenti non ha provocato danni a persone o cose. A Sant’Eufemia d’Aspromonte, dove gli scolari erano appena entrati in aula, le classi sono state evacuate per prudenza dopo aver avvertito il sisma, ma per l’istituto non sono segnalate conseguenze e le attività sono poi riprese. Lezioni e attività regolari anche nella altre scuole e negli uffici.

Gli effetti del sisma si sono sentiti anche nelle altre province calabresi, fino a Cosenza. Secondo i vigili del fuoco, il fatto che non risultino, al momento, danni, malgrado l’intensità della scossa, si spiega con la circostanza che il sisma si è verificato a 75 chilometri di profondità, con una ripercussione attenuata, dunque, in superficie. La scossa, inoltre, non è stata seguita da repliche immediate. 

Secondo gli esperti della sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) il “motore” che ha generato la scossa è il fenomeno per il quale la Placca jonica tende a scivolare sotto la Calabria.   Lo stesso tipo di movimento il 29 agosto scorso aveva provocato un terremoto di magnitudo 4,6 in mare, nella zona dello stretto di Messina, anche in quel caso il sisma era avvenuto in profondità e non era stato seguito da repliche.  

 

VIDEO – L’INGV SPIEGA I TERREMOTI IN PROFONDITA’

 

Le osservazioni basate sui terremoti passati, rilevano dalla sala sismica, mostrano che in questa zona non sono infrequenti scosse isolate e non seguite da repliche. «Ma queste – rilevano gli esperti della sala sismica – sono osservazioni basate sul passato e che non hanno nulla a che vedere con il futuro».

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