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CROTONE – «L’attuale sede della Questura di Crotone deve essere immediatamente chiusa e bene ha fatto il Coisp provinciale a sollevare ancora una volta, dopo anni di proteste, la necessità di un intervento urgente in questa direzione». Lo afferma in una nota il segretario calabrese del Coisp, Sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, garantendo sostegno ai colleghi di Crotone. «Gli uffici della Questura – ha aggiunto Brugnano – sorgono su un sito inquinato, condizione nota e verificata oramai da tempo. Per questo chiediamo l’intervento urgente e non più procrastinabile da parte del Ministero dell’Interno che deve individuare una sistemazione diversa per i tanti servitori dello Stato costretti ad operare in condizioni assurde. C’è una forte preoccupazione in tutti i poliziotti crotonesi per quanto sta accadendo, per questo – ha annunciato Brugnano – il prossimo 5 aprile è stata predisposta una sorta di ‘sciopero biancò durante la quale i tutori dell’ordine si asterranno dal lavoro per partecipare in massa al congresso regionale del Coisp. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione su un tema così delicato, approfittando del convegno promosso dallo stesso sindacato sul tema ‘L’altra faccia della luna. Sicurezza e legalità volano di sviluppò. Davanti a parlamentari, istituzioni, imprenditori e ai colleghi di tutta la regione, i poliziotti crotonesi – ha sostenuto Giuseppe Brugnano – potranno fare sentire la loro voce trovando anche piena condivisione e sostegno nel segretario generale del Coisp, Franco Maccari, che sarà presente all’iniziativa in programma in un albergo di Catanzaro Lido». 

Il Coisp Calabria ha anche ricordato «le conclusioni della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, la quale ha redatto una corposa relazione, consegnata anche agli allora presidenti di Camera e Senato, con cui richiama l’attenzione sui siti inquinati crotonesi, compreso la Questura, sottolineando la necessità di procedere con una immediata bonifica e messa in sicurezza». Nel concludere, Brugnano ha anche ripreso l’ipotesi che «la Questura di Crotone possa essere sprovvista del certificato di sicurezza per i luoghi di lavoro previsto dalla legge».
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