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CATANZARO – E’ stato rimesso in libertà Antonio Rotundo, 40enne di Gimigliano, piccolo centro alle porte di Catanzaro, arrestato ieri dai carabinieri sulla locale stazione con l’accusa di aver commesso diversi furti ai danni del gestore del bar che si trova all’interno della stazione di rifornimento della Esso, in viale IV Novembre. Lo ha deciso il tribunale monocratico, davanti al quale l’uomo è comparso oggi per il giudizio direttissimo. Il pubblico ministero onorario, Antonietta Corapi, aveva chiesto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la firma, ma il giudice Domenico Commodaro ha piuttosto accolto la richiesta del difensore di Rotundo, l’avvocato Antonio Chiarella, scarcerando il 40enne senza alcuna misura a suo carico. Il processo è stato infine rinviato al 20 gennaio prossimo. Rotundo è stato arrestato a seguito di indagini partite dopo i numerosi furti avvenuti nell’esercizio commerciale della stazione di servizio, che li hanno indotti a installare nel bar alcune microcamere che hanno consentito loro di appurare chi fosse a sottrarre alcuni beni al gestore abusando della sua buona fede. I carabinieri hanno monitorato il bar e infine arrestato Rotundo dopo averlo visto rubare. Per l’uomo il sostituto procuratore di turno, Gerardo Dominijanni, aveva inizialmente disposto gli arresti domiciliari, ma adesso il 40enne è di nuovo libero in attesa del giudizio.

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