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Oggi in Regione la conferenza di servizi avvia il percorso, che non si annuncia affatto breve, su Matera 90.

Dopo il no delle associazioni spiegato nei giorni scorsi con una conferenza stampa abbiamo provato a coinvolgere Daniele Tagliente, l’ingegnere ed ideatore del progetto in contrada San Francesco. Che pur rinviando ad un esame analitico e puntuale dei diversi interventi per capire bene di cosa si tratta e per spiegare le scelte fatte non si è tirato indietro rispetto ad alcune domande, sottolineando la considerazione e l’apprezzamento che il progetto ha avuto fino ad ora, la copertura finanziaria non di secondo piano che può essere garantita e soprattutto costituisce un intervento che per le procedure amministrative da completare a livello regionale, poi in Consiglio comunale e poi nell’eventuale e successiva realizzazione è ancora di là da venire.

«Io di un paio di cose sono convinto. La prima è che con questo progetto la viabilità migliorerà fortemente perchè si riuscirà a snellire il traffico in arrivo da più direttrici e questo sarà certamente un piccolo ma importante vantaggio». Altra cosa su cui Tagliente non ha dubbi è il passaggio tecnico in Consiglio comunale dove ci sarà un esame di merito del progetto una volta completato l’iter a livello regionale.

«Credo che ci siano dei percorsi definitivi e il ritorno in Consiglio comunale è certamente uno di questi. Ma ci sono ancora altri passaggi, la conferenza di servizi di giovedì (oggi, ndr) è solo un primo passo. Serviranno una serie di riunioni, insomma è tutto ancora da affrontare in termini di percorso».

Anche un’altra è la sottolineatura che viene fatta da Tagliente che pur volendo affrontare congiuntamente ed analiticamente un progetto complesso che è già stato presentato a livello istituzionale nei mesi passati, non rinuncia però ad affermare un paio delle questioni che sono state in qualche modo sottolineate dalle associazioni negli ultimi giorni.

Prudente ma chiaro sulla questione del periurbano: «ci sono delle verifiche che sono state fatte e delle commissioni che hanno operato per cui credo che quella sia la risposta più chiara».

Per dire che evidentemente anche quel progetto è stato ritenuto rientrante negli ambiti della legge anche perchè si fa riferimento alla riqualificazione di ambiti contigui all’urbano. Ma in realtà si tratta di interpretazioni e pronunciamenti tecnici che saranno tra gli aspetti che verranno valutati in Regione.

«Una cosa invece mi preme evidenziare sotto il profilo dell’estensione in lunghezza della città e degli aggravi che ci sarebbero per la pubblica amministrazione in termini di urbanizzazioni e di servizi da garantire.

In realtà bisogna esaminare esattamente il progetto che rispecchia in pieno le indicazioni date nel Piano regolatore Piccinato e poi in quello del 1999. A costruire si provvede solo per una striscia limitata di sette ettari e decisamente adiacente al resto dell’area urbana già esistente. Il che provocherebbe davvero piccolissimi aggiustamenti. Insomma niente che giustifichi un’estensione,  nè si può parlare di 50 metri perchè la maggior parte saranno esclusivamente area verde nella quale non saranno possibili altri interventi».

Infine la questione dei numeri e degli alloggi, si partiva da oltre 450 alloggi ma il numero si è ridotto per strada: «interventi ed aggiustamenti insieme alle decisioni del Consiglio comunale hanno portato ad un totale di 227 alloggi.

Posso aggiungere che siamo pronti in convenzione a sottolineare ed impegnarci a fare prima quelli sociali e poi, solo dopo, tutto quanto il resto. Quanto alle volumetrie» conclude Tagliente, «la maggior parte sono quelle dell’albergo. Una struttura necessaria nei pressi dell’Ospedale con una convenzione economica per avere anche una funzione di appoggio sociale. Nei prossimi giorni sono pronto a confrontarmi, a presentare nel dettaglio tutto il resto del progetto. Io vado avanti». Forse l’unico tra gli undici progetti presentati nel Piano Casa 1.

p.quarto@luedi.it

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