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Gioia Tauro (Reggio Calabria), 22 nov. – Carlo Riso, 35enne di Gioia Tauro, si è consegnato questa mattina agli uomini del Commissariato di Polizia di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, accompagnato dal suo legale di fiducia. Carlo Riso era ricercato dallo scorso 14 novembre, quando si era reso irreperibile agli agenti della Squadra Mobile di Catanzaro, che nell’ambito dell’operazione denominata “Neverending” dovevano eseguire 8 arresti ad altrettanti indagati, a vario titolo, del reato di tentata estorsione, nonchè di rapina, lesioni, violenza e minaccia per costringere altri a commettere un reato, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa. 
Il provvedimento è stato emesso a seguito delle attività investigative compiute dalla Squadra Mobile catanzarese con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali che hanno permesso di accertare a carico degli indagati presunte responsabilità penali in ordine ai reati di tentata estorsione, rapina e lesioni, aggravati dal metodo mafioso in danno di un imprenditore di Vibo Valentia, nonchè di violenza e minaccia per costringere altri a commettere un reato, aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di altri imprenditori. 
Carlo Riso, indagato per tentata estorsione aggravata, dallo scorso 14 novembre è stato oggetto di incessanti indagini della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Gioia Tauro diretto dal vice questore aggiunto Angelo Morabito. E’ anche grazie all’asfissiante attività della polizia che il giovane ha deciso di consegnarsi stamani in commissariato.

GIOIA TAURO (RC) – Carlo Riso, 35enne di Gioia Tauro, si è consegnato questa mattina agli uomini del Commissariato di Polizia di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, accompagnato dal suo legale di fiducia. Carlo Riso era ricercato dallo scorso 14 novembre, quando si era reso irreperibile agli agenti della Squadra Mobile di Catanzaro, che nell’ambito dell’operazione denominata “Neverending” dovevano eseguire 8 arresti ad altrettanti indagati, a vario titolo, del reato di tentata estorsione, nonchè di rapina, lesioni, violenza e minaccia per costringere altri a commettere un reato, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa. Il provvedimento è stato emesso a seguito delle attività investigative compiute dalla Squadra Mobile catanzarese con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali che hanno permesso di accertare a carico degli indagati presunte responsabilità penali in ordine ai reati di tentata estorsione, rapina e lesioni, aggravati dal metodo mafioso in danno di un imprenditore di Vibo Valentia, nonchè di violenza e minaccia per costringere altri a commettere un reato, aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di altri imprenditori. Carlo Riso, indagato per tentata estorsione aggravata, dallo scorso 14 novembre è stato oggetto di incessanti indagini della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Gioia Tauro diretto dal vice questore aggiunto Angelo Morabito. E’ anche grazie all’asfissiante attività della polizia che il giovane ha deciso di consegnarsi stamani in commissariato.

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