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«In riferimento a quanto pubblicato oggi dal Quotidiano della Basilicata, tengo a far presente che,  mio avviso, siamo in presenza di un tentativo (per fortuna sventato) di spiare la Giunta, più che il solo presidente».

Così ha spiegato il presidnete della regione, Marcello Pittella: «Il ritrovamento di due dispositivi (di cui uno apparentemente fuori uso)  è infatti avvenuto in Sala Verrastro (dove si riunisce il governo lucano e dove si tengono tutti gli incontri di carattere istituzionale che richiedono la presenza di diverse persone ) e non nella mia stanza. Ed è avvenuto per pura casualità a seguito di un intervento tecnico per ripristinare un microfono difettoso».

«Questa circostanza, tra l’altro, rafforza, ove mai ve ne fosse bisogno, la mia assoluta certezza sulla serietà e lealtà di tutti i miei collaboratori.»

Nella nota continua: «Non sono in grado di affermare che si trattasse di registratori. Piuttosto ho avuto l’impressione di trovarmi in presenza di microfoni in grado, forse, di trasmettere le conversazioni all’esterno. Però non essendo un tecnico o un esperto di questo cose potrei anche sbagliarmi».

«Ho già fornito agli inquirenti tutte le informazioni in mio possesso. Mi auguro che si faccia presto piena luce, anche per evitare che, sia pure involontariamente, si inneschi un clima di sospetti e veleni, che finirebbe per rallentare il lavoro, non certo facile e agevole, che stiamo tentando di portare avanti per il bene dei lucani».

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