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POTENZA – Bancarotta? Non proprio, certamente una situazione molto critica ma non proprio irrisolvibile. Possibile blocco totale di tutti i trasporti per metà aprile? Impossibile, è solo una data simbolica entro la quale si dovrà fare qualcosa.

All’indomani dell’annuncio di Fal, Trenitalia e aziende associate all’Anav e all’Asstra è l’assessore Berlinguer a spiegare in che situazione si trova la Basilicata, ridimensionando anche la situazione, pur non nascondendo troppe criticità che in questi mesi dovranno essere affrontate. Bisogna però partire da due punti importanti: i contratti di servizio di Trenitalia e Ferrovie Appulo Lucane sono in scadenza proprio per quest’anno. Si può cominciare quindi a pensare a qualcosa di diverso, senza avere alle spalle obblighi contrattuali. È normale che la situazione economica degli enti locali, soprattutto con il patto di stabilità, è andata sempre più a peggiorare, ma questo potrebbe essere un momento perfetto per ragionare su un nuovo sistema di trasporti, più efficiente e anche meno costoso. Ma, come in tutte le cose in questa Basilicata, a partire dal lavoro, c’è da superare prima di tutto le emergenze e trovare le risorse per coprire la situazione debitoria. Non a caso ieri il consigliere di Forza Italia Michele Napoli ha specificato il problema di «verificare se le misure contenute nel cosiddetto collegato alla legge di bilancio regionale 2014-2016 nel settore dei trasporti locali con una posta finanziaria complessiva che ammonta a ben 100 milioni di euro sono sufficienti a scongiurare lo stato di agitazione annunciato dalle aziende che fanno capo all’Anav». Ma allo stesso tempo si dovrà applicare un piano di monitoraggio anche su Fal e Trenitalia, e in particolare sulle direttrici Salerno – Napoli – Roma e Potenza – Melfi – Foggia.

Ora, l’assessore Berlinguer qualche rassicurazione l’ha voluta dare, senza però nascondere il fatto che nei prossimi mesi la mole di lavoro sarà davvero tanta, forse troppa. «Nelle scorse settimane – ha detto l’assessore – ho ricevuto molte delle aziende che hanno lamentato problemi di tipo economico vista la situazione debitoria della regione. La situazione però non è disastrosa come si crede» : Non sarà drammatica ma Berlinguer non smentisce neanche le cifre circolate ieri nel comunicato sindacale, ovvero 100 milioni di euro di debiti su tutto il settore. «Certo, c’è una situazione che penalizza soprattutto le piccole aziende – ha continuato Berlinguer – ma noi stiamo facendo di tutto per cercare una soluzione, io in persona mi sto spendendo da tempo». Vero, ci sono i treni nuovi delle Fal e il collegamento con Matera da Bari a partire dal 7 aprile sempre dalle Appulo Lucane, ma ci sta anche l’insistente pressing per il dissequestro della Potenza-Foggia, due cose che Berlinguer ha preso a cuore.

Ma le criticità restano e queste andranno superate in primo luogo ridisegnando completamente lo schema dei trasporti «attraverso – dice l’assessore – l’integrazione totale del trasporto du gomma e su ferro. Ma intanto stiamo già lavorando per la modifica dei contratti di servizio di Fal e Trenitalia. E’ ovvio che l’intero sistema adesso andrà completamente riscritto da zero, dobbiamo capire ed individuare quali sono i punti sui quali lavorare, tenendo comunque presente che abbiamo il limite del patto di stabilità». La questione sta tutta qui: Agenzia dei trasporti, biglietto unico, integrazione. Tutte cose che già a fine febbraio erano finiti in un disegno di legge proposto dall’Osservatorio Trasporti.

Intanto c’è da chiedersi se questo sistema di finanziamento, dove sono le Regioni a pagare quasi tutto il servizio, è ancora sostenibile. Per Berlinguer sì, ma con qualche eccezione e sotto diversi aspetti. «Una cosa riguarda il fondo nazionale sul trasporto pubblico locale, sbloccato dal patto di stabilità per solo un miliardo, il secondo invece la questione dei costi interni. Ci sono davvero troppe agenzie di trasporto pubblico locale in Italia. Ed è un’aberrazione ancor di più se si pensa che sono organizzate per la maggior parte in società di capitali, e risultano quindi spa pubbliche. La prossima settimana comunque incontreremo i sindacati per vedere come fare sulla questione stipendi. È ovvio che ci stiamo mettendo a disposizione per capire come fare, ma supereremo anche questo scoglio». E sullo sciopero annunciato e il blocco totale dopo lo stato di crisi? «Non credo sia perentorio, è il tempo massimo certamente per dimostrare che possiamo quantomeno offrire come Regione delle soluzioni al problema».

v.panettieri@luedi.it

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