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«Vallecrati è finita»; Queste le parole di Mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo della diocesi di Cosenza, che ha incontrato ieri una delegazione dei lavoratori della Vallecrati, l’azienda consortile che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Cosenza e nell’hinterland.
I lavoratori, circa 400, dopo una protesta di quasi un mese che li aveva visti occupare anche il palazzo degli uffici della Provincia di Cosenza, sono tornati al lavoro, a seguito delle promesse di una pronta risoluzione dei loro problemi.
Pagata la quattordicesima mensilità del 2008, i lavoratori non hanno mai però ricevuto altri arretrati.
Adesso aspettano tre stipendi e sull’azienda consortile pende una denuncia di fallimento. Stamattina hanno tenuto per questo un sit-in davanti all’Arcivescovado bruzio e hanno chiesto di incontrare Mons. Nunnari.
Questi ha parlato al telefono con il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, tra l’altro pressidente del Consorzio Vallecrati, e anche con il Prefetto di Cosenza, Melchiorre Fallica.
Poi le raggelanti parole di Nunnari. «Non c’è nulla da fare», ha detto il presule, «tutti i soldi che entrano vengono pignorati. Ma ci sono delle idee nuove, per difendere i posti di lavoro e la gestione della pulizia. Me lo ha detto il sindaco», ha aggiunto Nunnari; «Il prefetto mi ha detto che ormai ci siamo giocati anche l’ultima carta. Io invece posso solo pregare per voi», ha detto l’Arcivescovo ai lavoratori. I quali hanno deciso intanto di interpellare ancora il prefetto per convocare un tavolo di trattative ulteriore, che faccia luce sul loro futuro. «Prendiamo atto di questa posizione, finalmente chiara. Non ce l’abbiamo con Perugini», hanno detto i lavoratori «Ma che la città sappia – hanno aggiunto – che stiamo lavorando senza percepire lo stipendio e che non abbiamo prospettive».

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