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Il boss 25enne, Francesco Abbinante, è stato catturato nel casertano dopo 6 mesi di latitanza, incastrato dal suo cane


Sfuggito alla cattura sei mesi fa, è stato catturato il boss latitante Francesco Abbinante: si nascondeva in una villetta. L’operazione vede coinvolti il personale dei Carabinieri della Compagnia di Napoli Stella, coadiuvati in fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo di Napoli. In seguito a ininterrotta attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno rintracciato e dato esecuzione a una misura cautelare in carcere nei confronti di Francesco Abbinante.

Sfuggito alla cattura disposta dal Tribunale di Napoli in seguito ad attività diretta dalla DDA del 7 novembre scorso, il boss 25enne è ritenuto l’attuale reggente del clan Abbinante. In quella operazione furono coinvolti 37 indagati per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e al traffico di stupefacenti, appartenenti al clan Abbinante, mentre il 25enne era stato dichiarato latitante il 9 gennaio 2024.

L’uomo, esponente della camorra, è stato rintracciato nel Comune di Castel Volturno (Caserta) ed era solo al momento dell’accesso all’interno dell’abitazione dove si trovava. E’ stato l’affetto per il suo cane a incastrare il boss Abbinante, reggente dell’omonima famiglia malavitosa di Secondigliano, una volta affiliata al potente clan Di Lauro.

Il cane ha consentito a militari dell’arma di incastrare il latitante. Si tratta di un bull terrier che i carabinieri conoscono bene. Difatti, pattugliando le strade di Castel Volturno, lo hanno riconosciuto e hanno capito che il latitante, sfuggito al blitz anticamorra, era da quelle parti. Le attività di ricerca dei militari si sono quindi concentrate su una villetta nei pressi della quale era stato visto il cagnolino fino alla cattura.

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