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POTENZA – «Un problema con la mia azienda di 1297 euro». Più un mutuo da «160mila euro» regolarmente depositato in conservatoria.
Si giustifica così Vincenzo Labbate, il presunto esattore infedele di Accettura al centro dell’inchiesta avviata dalle Fiamme gialle, in seguito alla denuncia avanzata nei suoi confronti da Equitalia Potenza.
Ieri il Quotidiano ha svelato lo scandalo esploso quest’estate nell’ex intendenza di finanza. Un caso talmente imbarazzante che anche i vertici hanno deciso di non confermare né smentire nulla. Eppure è proprio da loro che è partita la segnalazione ai pm del capoluogo. Poi è stato aperto un fascicolo d’indagine, e sono state acquisite diverse cartelle esattoriali di cui Labbate si sarebbe occupato.
Il sospetto è che i soldi di alcune delle rateizzazioni siano finiti a lui invece che alle casse dell’erario. Su questo si stanno concentrando gli accertamenti condotti dagli investigatori dell’aliquota di polizia giudiziaria della Finanza, in servizio nel Palazzo di giustizia di Potenza.
Ma Labbate, contattato il giorno prima della notizia, non ha voluto dare spiegazioni. «Al telefono». Anzi ha negato con forza persino di aver subito provvedimenti disciplinari da parte di Equitalia.
Ha scritto soltanto dopo la pubblicazione dell’articolo per dire che tutta la vicenda andrebbe ricondotta a un problema con la sua «azienda di 1297 euro». Quanto invece alle voci di paese attorno al suo patrimonio, alimentate forse anche da un pizzico d’invidia, ha aggiunto che in Conservatoria c’è «un mutuo da 160mila euro» che spiega tutto.
«Le notizie non si prendono sui marciapiedi o da lettere anonime». Ha insistito. «Le notizie sono vere al 5%». E ancora: «In paese sanno chi sono io».
Labbate, che ha 54 anni, è in effetti un personaggio molto noto ad Accettura per il suo attivismo sociale e sindacale. Suona il clarinetto nella banda ed è uno degli animatori della parrocchia di San Nicola. Risulta anche tra gli amministratori del blog Accetturaonline.it, da dove pubblica notizie e trasmette 24 ore su 24 le immagini riprese dalla webcam piazzata alla finestra della sua abitazione, così i tanti emigrati possono seguire il passaggio del Maggio da ogni parte del mondo.
Un’insospettabile insomma, rispetto a quello che ha denunciato agli inquirenti il responsabile di Equitalia, dove ha lavorato per anni come agente della riscossione. Fino a quando non è venuto a galla qualcosa di inaspettato, e il suo caso dagli uffici di viale del Basento è finito dritto sul tavolo dei pm.

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