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La commissione Pari opportunità della Regione Basilicata

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Illustrato alla stampa, nella Sala Ester Scardaccione del Consiglio regionale della Basilicata, il Rapporto sulle Attività 2023 della Commissione Regionale Pari Opportunità. Presenti molte tra le componenti della Commissione che hanno, in questi anni, come sottolineato dalla presidente Perretti, costituito lo “zoccolo duro” dell’organismo per portare avanti un programma progettuale ricco di spunti e di azioni concrete, il nucleo fedele alla causa delle donne e resistente alle difficoltà incontrate nel corso di un cammino ancora lungo da percorrere: Cristiana Coviello, Pia Ciminelli, Carmen Olivieri, Emanuela D’Andrea, Anita Sassano, Angela Lavalle.

Antonia Fiordelisi, difensore civico della Regione Basilicata, ha messo in risalto “il lavoro svolto in sintonia con la Crpo e gli altri organismi consiliari di garanzia in una ottica di terzietà e trasparenza nell’ambito di una rete operativa con l’obiettivo prioritario della difesa del cittadino e della parità per una regione che diviene paladina del vivere caratterizzato dalla promozione della giustizia e della tutela dei diritti”.

Il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, ha ricordato “il lavoro svolto di comune accordo con la Commissione” e rimarcato “quanto ancora resti da fare per raggiungere la più appropriata parità di genere. Molti i settori di interesse e fortemente attenzionati in sinergia: dal diritto alla salute al welfare, medicina di genere, dall’occupazione femminile alla rappresentanza politico-istituzionale e leadership femminile, accoglienza di donne immigrate e rifugiate, divario di genere nel mondo dello sport. un ruolo fondamentale, quello della Crpo, nel promuovere la parità di genere e l’inclusione nella nostra regione – ha continuato Cicala – anche con la presentazione delle ‘Linee Guida per l’uso del linguaggio di genere nell’ambito del Consiglio regionale’.

Il Rapporto sull’Attività nel 2023 non è un elenco freddo delle attività svolte, bensì il segno dell’impegno che la Commissione mette in ciò per cui è stata chiamata ad operare. Le scuole sono state protagoniste e i numerosi incontri su tutto il territorio regionale sottolineano l’opera costante della Commissione per il contrasto alla violenza contro le donne che, come ha sottolineato la presidente Perretti: ‘deve partire dalla educazione e formazione culturale, in un percorso che riconosca centralità ad un linguaggio rispettoso del genere’. Il lavoro della Commissione – ha detto ancora Cicala – è stato prezioso per far crescere la consapevolezza del valore delle pari opportunità e per promuovere un cambiamento culturale che renda la nostra società più inclusiva e rispettosa delle differenze.

Dobbiamo lavorare per promuovere la presenza delle donne nelle istituzioni, perché le donne hanno un contributo importante da dare al nostro territorio. Per questo, mi impegno a collaborare con la Commissione pari opportunità per promuovere la parità di genere anche in ambito politico-istituzionale. Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento alla presidente Perretti e a tutte le componenti della Commissione – ha concluso Cicala – e voglio evidenziare la lealtà e la collaborazione che la Commissione ha sempre dimostrato nei confronti del Consiglio regionale. Questo è un aspetto fondamentale, che ha permesso di costruire un rapporto di reciproco rispetto e fiducia”.

“Il divario di genere – ha detto Perretti – in tutta la sua pervasiva trasversalità purtroppo, ad oggi, continua a mantenere una marginalità nel dibattito pubblico e, soprattutto, nell’agenda politica. La mancata indipendenza economica espone le donne ai ricatti, alle molestie, alle violenze. Anche in Basilicata, come nel resto del Paese, occorre evidenziare un’inadeguata rappresentanza politico-istituzionale femminile e insufficiente presenza di donne in posizioni di leadership: le conseguenze si riflettono negativamente sullo sviluppo economico, sull’arretratezza socio-politica e culturale, su una visione monca dello sguardo di uno dei due generi. Le donne lucane, a causa di stereotipi, pregiudizi, difesa di posizioni di “vantaggio maschile”, restano fuori dai luoghi progettuali e decisionali: non utilizzare le loro competenze, una prospettiva diversa, significa, inevitabilmente, perdere un’occasione di sviluppo e cambiamento, di cui la Basilicata, in piena fase di spopolamento e denatalità, necessiterebbe come mai prima.

Purtroppo sono ancora poche le donne ai vertici politico-istituzionali in Basilicata, come anche delle istituzioni economiche. In Basilicata abbiamo solo 13 donne sindache su 131 Comuni, una sola Consigliera regionale e un’Assessora regionale, nessuna donna lucana eletta in Parlamento nelle ultime politiche (non avveniva dal 1994). In oltre 50 anni di vita della Regione abbiamo avuto solo 8 donne Consigliere regionali. E’ evidente come la necessità di attivare politiche di parità ed empowerment, sia ancora centrale e determinante ai fini dell’effettiva realizzazione di una democrazia paritaria.

Riscontriamo un basso tasso di partecipazione al mercato del lavoro delle donne, con un tasso di attività di 13 punti inferiore rispetto alle donne nel resto d’Italia (circa 52 per cento), leggermente migliore rispetto al Mezzogiorno grazie al peso rilevante dell’occupazione nella Pubblica Amministrazione. Il 55,8 per cento delle donne lucane in età da lavoro è completamente fuori dal mercato del lavoro, molte con un titolo di studi elevato, a conferma dello spreco di qualificazioni e studi che subiscono le donne in Basilicata.

La situazione è ancora più grave per le giovani donne, con un tasso di disoccupazione giovanile femminile di oltre 10 punti sopra quello nazionale. Le donne lucane sono occupate principalmente nei settori del commercio, servizi, turismo e agricoltura, che sono anche quelli a minor valore aggiunto e quindi con le retribuzioni più basse e contratti meno stabili. Poche nel settore manifatturiero, ancor meno in quelli a più elevata tecnologia”.

“Anche quest’anno – ha affermato Margherita Perretti – abbiamo lavorato molto sulla tematica della tutela del diritto alla salute delle donne lucane, prestando una particolare attenzione a chi si trova in posizione di svantaggio. Dobbiamo, infatti, riconoscere il diritto alla salute anche a tutte le persone immigrate, rifugiate, in condizioni di bisogno, presenti sul nostro territorio, a partire dalle donne e minori. Anche nel corso del 2023 si è rilevato un andamento non ottimale degli screening di prevenzione oncologica, che risentono della totale assenza di qualunque attività di monitoraggio, né sono garantiti sull’intero territorio regionale.

Ciò ha indotto la Commissione a continuare a svolgere, oltre ad un’azione di monitoraggio e controllo, anche iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione oncologica, in rete con le associazioni e le strutture sanitarie del territorio. Come CRPO abbiamo lavorato con ASP, ASM, AOR San Carlo, CROB, Ordine dei medici della Provincia di Potenza e Matera, Ordine degli infermieri delle due province, Università di Basilicata e Dipartimento Salute, alla costituzione di un tavolo specificamente dedicato alla medicina di genere, che deve diventare parte integrante della formazione medica e sanitaria.

Anche quest’anno abbiamo continuato a lavorare sulla tematica della pratica sportiva al femminile e le disparità di genere del settore. Abbiamo, inoltre promosso, di intesa con l’ANCI e la UISP, presso tutti i comuni lucani l’adozione della “Carta europea dei diritti delle donne nello sport”, assunta con delibera finora da una ventina di comuni, inclusi i due capoluoghi. Nel corso del 2023 abbiamo avviato il Progetto ‘la Commissione incontra il territorio’, con l’obiettivo di far conoscere la CRPO su tutto il territorio regionale, organizzando incontri che coinvolgano le donne presenti sul territorio, soprattutto le amministratrici e le donne immigrate, per far emergere esigenze, criticità, sollecitazioni, in modo da poterle sintetizzare in richieste concrete.

Inoltre, partendo dal Protocollo di intesa sottoscritto con l’Ufficio Scolastico Regionale nel 2021, abbiamo avviato un progetto di formazione sulla parità di genere e le pari opportunità nelle Scuole Secondarie di Primo e Secondo grado della Basilicata, con numerosi incontri già realizzati e diversi altri programmati per i primi mesi del 2024. Grazie alla collaborazione tra la Presidenza del Consiglio regionale di Basilicata, la Commissione Regionale Pari Opportunità e il Polo Bibliotecario di Potenza si è avviato il Progetto ‘Voci di Donne.

La Biblioteca di Isabella Morra’ presso la sede del Polo Bibliotecario di Potenza, che prevede la creazione di una Sezione dedicata alle scrittrici e poetesse lucane. Di questo progetto già si fece promotrice la CRPO nel 1996 presso la Biblioteca del Consiglio regionale, e la dotazione iniziale troverà una nuova collocazione ed ampliamento presso la Biblioteca nazionale, al quarto piano, nella Sala Lucana. Si raccoglieranno le pubblicazioni, i libri, gli opuscoli pubblicati da donne lucane, che saranno inseriti nel catalogo on line e resi disponibili al pubblico”.

“Tra i momenti più significativi di quest’anno – ha ricordato la Presidente della Commissione – è certamente da menzionare l’intitolazione di un larghetto del centro storico all’Avvocata Ester Scardaccione, e la cerimonia del Premio internazionale a lei intestato. Di recente è stato pubblicato il Bando dell’VIII edizione. Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo evidenziato l’importanza di un linguaggio rispettoso del genere e del contrasto ad una comunicazione che sempre più frequentemente veicola messaggi di odio e stereotipi.

Per realizzare un cambio di passo culturale occorre partire dal linguaggio, in un percorso educativo che si sviluppi a cominciare dalle scuole. Il 31 ottobre abbiamo presentato alla Presidenza del Consiglio – come detto dal presidente Cicala – una proposta da noi elaborata, dopo aver attentamente esaminato le linee guida vigenti nelle principali pubbliche amministrazioni, di ‘Linee guida per l’uso del linguaggio di genere nell’ambito del Consiglio regionale della Basilicata’, di cui auspichiamo una rapida adozione.

La violenza contro le donne, declinata nei secoli in modalità diverse, poggia su una radicata cultura patriarcale, che si alimenta di pregiudizi e stereotipi, e che ha caratterizzato nel nostro Paese la storia delle relazioni tra i generi. Fondamentale sensibilizzare al reciproco rispetto delle diversità, che rappresentano un valore. Come CRPO nel corso del 2023 abbiamo sia organizzato direttamente, che patrocinato e partecipato a numerosi eventi di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Così come, in più occasioni, abbiamo espresso, ferma condanna alle discriminazioni che ancora moltissime persone sono costrette a subire a causa del loro orientamento sessuale, ed evidenziato l’importanza di una collaborazione tra le Istituzioni ed il network delle associazioni per contrastare il fenomeno dell’omotransfobia”.

“Abbiamo manifestato in più occasioni la nostra solidarietà nei confronti delle donne iraniane, e siamo intervenute per sollecitare migliori standard del sistema di accoglienza di migranti e rifugiati, e di tutela delle lavoratrici e lavoratori stranieri stagionali. In sintesi – ha detto, in conclusione, Perretti – il nostro organismo ha continuato a svolgere il suo lavoro di monitoraggio, raccolta delle sollecitazioni, richieste alle Istituzioni, a garanzia e tutela dei diritti delle donne. Ma deve essere poi il decisore politico a porre al centro dell’agenda il tema delle disparità di genere, altrimenti non vedremo mai miglioramenti tangibili”.

Al termine dei lavori, la proiezione di un video con i momenti salienti dell’operato della Commissione nel corso del 2023.

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