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SE tutte le volte che ci siete tornati pensando che, nonostante le potenzialità, Maratea non brilli più della stessa luce di una volta, la buona notizia è questa: le cose stanno per cambiare. Angelo Calculli di professione originaria fa tutt’altro: avvocato specializzato in diritto societario, ha legato il suo nome a marchi importanti, tra cui anche Calia e  Mobile imbottito. Ma in quella che, a questo punto, non è più solo una semplice passione – musica e teatro – fino a ora non ne ha sbagliata una.

Dall’Officina del jazz, al canale radiofonico realizzato con Gegè Telesforo con ben due milioni di utenti, al music club Ueffilo di Gioia del Colle che ha ospitato l’ultima concerto di Califano e l’unico inedito fuori teatro di Lina Sastri. Da ultimo, e non certo per importanza, la produzione del cortometraggio Sassiwood (che presto sarà anche un lungometraggio) premiato prima con il Globo d’oro e qualche giorno fa con il nastro del festival di Ischia,  nato da un racconto di Sergio Rubini e interpretato da Antonio Andrisani: tutte esperienze di grande successo che hanno fatto di Calculli un nome importante del settore.

Ora ha un nuovo progetto. E per realizzarlo ha scelto Maratea. Un’impresa già partita. Pochi mesi per trasformare la villa di proprietà in un  elegante relais sul mare: Sea sunset, inaugurata qualche settimana fa.

Dove a farla da padrone non c’è solo la bellezza del paesaggio a strapiombo sul mare,  ma soprattutto l’aspirazione di farne una vera e propria casa dell’arte. Il primo appuntamento della rassegna  che prende il nome dallo scoglio a forma di cuore che domina il mare immediatamente al di sotto, ha già visto esibirsi, sabato scorso, un incredibile Sergio Rubini in “La guerra dei cafoni”. Il regista di “Tutto l’amore che c’è” tornerà presto: lo si potrà ammirare, il 9 agosto, nell’interpretazione di diversi successi di Edoardo De Filippo. In cartellone anche Michele Placido, Uccio De Santis, Antonella Genga, Pino Quartullo, Alessandro Haber. Una rassegna con finalità sociali, destinata alla ristrutturazione della chiesa della Madonna delle Grazie. Nessun contributo pubblico, come del resto l’intero progetto che Angelo sta portando avanti insieme alla compagna Cinzia. Solo molta passione, l’amore per una Maratea che frequentava già da bambino, quando suo padre dirigeva l’hotel Santavenere, negli anni d’oro che lo videro ospitare Renzo Albere, Mara Venier, Asia Argento, Sgarbi, Pazzaglia e lo stesso Rubini (solo per citarne alcuni). Si parte da qui. Ma le ambizioni sono ancora tante. «Non mi interessa molto l’incasso. Mi basterebbe poter ospitare i grandi nomi dello spettacolo e della musica in questo posto incantato, in cambio di esibizioni artistiche e visibilità per questa terra». Un pò Maratea la sente sua. Anche adesso, e forse soprattutto, che suo padre, da qualche mese, non c’è più.

Calculli è nato e cresciuto nell’arte  e come tale ne ama tutte le forme. Ed è per questo che quando lo hanno contattato per annunciare l’arrivo, domenica prossima, del Wes Anderson, l’attore e batterista americano Jason Schwartzman e il regista e attore Roman Coppola, che solo ieri sono arrivati a villa Margherita di Bernalda, non ha battuto ciglio, commentando solo: «Arrivate al più presto». «Non sono come sono arrivati qui», commenta lui. Ma certo è che le relazioni che ha potuto intessere nella sua lunga esperienza artsitica, a tutti gli effetti parallela a quella professionale, fanno di Calculli l’uomo giusto per quel che serve a Maratea. «Non spero nel pubblico – commenta lui – sono libero. L’arte non può conoscere compromessi». Tra i sogni possibili un festival del mare e una casa di registrazione per portare a Maratea i grandi nomi della musica. Ad agosto in programma anche l’arrivo di Manuel Bozzi, lo stilista dei gioielli. Tra i possibili ospiti anche Clause Shall, fondatore del Buddha bar.

marlab

m.labanca@luedi.it

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