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NON si accontentano del semplice “stop” al forno rotante deciso dalla Regione. La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, ha interessato il Ministero dell’Ambiente affinchè effettui una verifica tecnico-amministrativa circa i controlli ed i monitoraggi presso l’inceneritore Fenice, anche attraverso un riscontro dei codici Cer in ingresso all’impianto. Insomma l’associazione non molla e vuole vederci chiaro anche alla luce dell’incidente di novembre che di fatto ha scaturito la decisione della giunta regionale. La Ola chiama in causa anche il comune di Melfi al quale «chiede di verificare che lo “stop” venga rispettato, effettuando i controlli in ingresso presso l’inceneritore».
Secondo l’associazione ambientalista anche il recente provvedimento regionale di stop al forno rotante per i rifiuti industriali bruciati presso l’inceneritore è «carente, così come i rilievi Arpab, in merito alle emissioni di iodio e fumi di colore rosso dall’inceneritore Fenice segnalati dai cittadini».

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

 

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