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«Nel 2014 le aziende ospedaliere lucane hanno prodotto 378.891 esami. Posto che il costo medio di ciascun esame è di circa 8,78 euro, ne deriva che la cifra che la sanità lucana avrebbe dovuto spendere per la stampa dei documenti radiologici è pari a 3.326.662 euro».

I dati sono stati resi noti dal direttore del Dipartimento dei Servizi Diagnostici e Terapeutici, Domenico Maroscia, in riferimento al progetto di Conservazione Sostitutiva, con un risparmio previsto
di circa 3,1 milioni di euro. 

Il progetto è stato promosso dalla Regione in collaborazione con il Dipartimento dei Servizi Diagnostici e Terapeutici dell’Ospedale San Carlo, e riguarda la dematerializzazione dei dati clinici in diagnostica per Immagini delle aziende del servizio sanitario regionale.

In precedenza, le immagini radiologiche dei pazienti ricoverati venivano archiviate sui server ospedalieri, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta, mentre quelle dei pazienti esterni venivano stampate su pellicola e consegnate: il costo medio di una pellicola è di circa 2,20 euro e per ogni esame si producono circa cinque pellicole, con un costo medio di un esame di 8,78 euro.

«L’innovativo sistema di ‘It’ per Imaging Diagnostic – ha detto il dirigente della Società dell’Informazione, Nicola Coluzzi – consente non solo di snellire i flussi informativi ma anche di rispondere alla crescente domanda di prestazioni in modo rapido ed economico. Il tutto sostituendo la produzione di pellicole con l’archiviazione digitale». 

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