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Domenico Bennardi

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La Corte dei conti chiama in giudizio la giunta precedente di Matera guidata comunque dal sindaco Domenico Bennardi

MATERA – Rischiano un danno erariale di 79.300 euro il sindaco Domenico Bennardi e i componenti della sua prima giunta, gli assessori Nicoletti, Colella, D’Oppido, Acito, Corti, Digilio, Sarli, Tantone e Summa insieme all’ex segretario generale Angela Stolfi e all’ex dirigente di staff Felice Viceconte per gli atti che hanno portato nel 2020 all’assunzione dell’ex portavoce e capo di gabinetto del Comune Piergiuseppe Otranto.

La Procura chiede di addebitare in solido a tutti l’intero danno oppure in alternativa in solido e in via principale a sindaco e giunta e in via sussidiaria e parziaria per il 10% a Stolfi e il 20% a Viceconte.

L’atto di citazione disposto dalla Procura della Corte dei Conti va in questa direzione e stralcia invece la posizione dello stesso Otranto. Per lui non viene ravvisata la possibilità di un dolo che invece la Procura della Corte dei Conti ravvede negli atti posti in essere dalla giunta che vanno dalla modifica del regolamento di organizzazione degli uffici, alla nomina di un portavoce con anche le funzioni di capo di Gabinetto fino alla possibilità di poter contrattualizzare con una semplice collaborazione e non con un contratto a tempo determinato un simile rapporto.

MATERA, LA GIUNTA BENNARDI CHIAMA IN GIUDIZIO DALLA CORTE DEI CONTI

Elementi che saranno evidentemente in discussione nell’udienza del processo vero e proprio che si terrà il prossimo 16 di maggio e che porterà evidentemente ad una decisione sulla questione.

Ad oggi due gli elementi che emergono e che sono da un lato la responsabilità addebitata totalmente alla giunta e ai due dirigenti per i visti di regolarità degli atti e dall’altro lo stralcio della posizione di Otranto.

Da notare che nelle passate settimane era pervenuto l’invito a dedurre da parte delle persone indicate che avevano scelto di ricorrere o a un’audizione o a delle memorie difensive ad eccezione del sindaco Bennardi e dei due funzionari Stolfi e Viceconte.

Di fatto per quanto riguarda Otranto il punto evidenziato è che «ha comunicato all’Università di Bari l’assunzione dell’incarico il 1 dicembre del 2020. Tale comunicazione rende manifesto come Otranto fosse genuinamente convinto della correttezza della ricostruzione normativa secondo cui egli avrebbe ben potuto assumere contestualmente gli incarichi di capo di gabinetto e portavoce del Sindaco di Matera senza sottoscrivere con l’Ente un contratto di lavoro a tempo determinato».

IL CONFERIMENTO DELL’INCARICATO DISPOSTO DA SINDACO E GIUNTA

L’attenzione poi si concentra sul conferimento dell’incarico da parte di sindaco e giunta con il visto dei due dirigenti. Per la Procura nell’atto di citazione «la ricostruzione data dall’Amministrazione e dall’Otranto stesso, secondo cui il conferimento dell’incarico di capo di Gabinetto sarebbe stato ancillare, ulteriore, accessorio rispetto a quello del ruolo di portavoce, e sarebbe stato da qualificare come svolto “a titolo gratuito”, è del tutto insostenibile e risponde, palesemente, solo ad una rappresentazione “di comodo”.

In particolare, appare del tutto destituita di ogni fondamento giuridico l’idea per cui le funzioni di capo di Gabinetto possano concepirsi come un incarico ancillare e liminare rispetto a quello di portavoce» continua la Procura.
L’idea affermata è che «l’incarico di capo di Gabinetto attribuito all’Otranto non era affatto “gratuito” e, come più volte detto, “ancillare” o accessorio rispetto a quello di portavoce: ma era parte, ed anzi parte principale, di un affidamento composito, da intendersi unitario, e al quale si riconnetteva, globalmente, una retribuzione annua di Euro 75.000 lordi».

MATERA, LA CORTE DEI CONTI CHIAMA IN GIUDIZIO LA GIUNTA BENNARDI: IL NODO DEL CONTRATTO DI COLLABORAZIONE

Quanto all’utilizzo del contratto di collaborazione coordinata e continuativa l’interpretazione affermata dalla Procura della Corte dei Conti facendo riferimento all’articolo 7 della legge 150 del 2000 è che «per tutte le posizioni di staff nei comuni è necessaria l’adibizione del contratto di lavoro a tempo determinato».

La conclusione è che «l’affidamento a Piergiuseppe Otranto degli incarichi di portavoce e capo di Gabinetto del sindaco di Matera, procurando un danno all’erario quantificabile nelle somme, al lordo, sborsate quale compenso, che deve qualificarsi come indebito».

Dall’udienza del 16 di maggio e da un esame in giudizio della vicenda si potrà cominciare a capire quale sarà l’esito ma di certo su questa scelta l’amministrazione Bennardi si gioca una fetta importante della propria credibilità.

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