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C’era anche un busto del Duce a “vegliare” sui presenti, lunedì sera a Montalbano Jonico, durante la piccola manifestazione per il cinquantennale della fondazione del “Fronte della Gioventù”, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano – Destra Nazionale.

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C’era il Comitato per le celebrazioni, del quale fanno parte ex dirigenti e militanti del Fronte della Gioventù, insieme a dirigenti e militanti delle due organizzazioni giovanili che ne hanno ereditato cultura politica e riferimenti valoriali, Azione Giovani per Alleanza Nazionale e Gioventù Nazionale per Fratelli d’Italia. Loro hanno programmato per Montalbano, una manifestazione definita «suggestiva, perché fatta di simboli e testimonianze», come appunto quella di Benito Mussolini.

«Al seguito di uno striscione riportante lo slogan che il Fronte della Gioventù coniò negli anni ’80 (il domani appartiene a noi) -si legge in una nota del Comitato- titolo anche dell’inno di quella organizzazione, un rappresentante per ognuna dei tre movimenti giovanili ha trasmesso all’altro, una fiaccola accesa (la fiaccola tricolore era il simbolo del FdG) partendo dal luogo in cui, nel 1971, fu aperta la sede del Fronte della Gioventù per recarsi sino all’attuale sede di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale». Giuseppe Rotunno, uno dei primi iscritti al Fronte della Gioventù di Montalbano, ha passato il testimone ad Alessio Cipriano (Ag) e Liliana Russo.

Nei pressi di quest’ultima sede, Michele Giordano, presidente regionale di Gioventù nazionale Basilicata, ha raccolto  la fiaccola e l’ha posta accanto a un poster riportante i nomi dei 14 militanti del Fronte della gioventù, uccisi dal terrorismo extraparlamentare di sinistra negli anni ’70 e ’80. Sono poi intervenuti con le loro testimonianze Rocco Tauro, Leonardo Giordano, Mariella Rocco e Michele Giordano. Il sen Antonino Monteleone, in conclusione, ha ricordato il passaggio da “Giovane Italia” al Fronte della Gioventù che fu parallelo al passaggio dal Movimento Sociale Italiano al Msi Destra nazionale. 

Leonardo Giordano, componente del Comitato per le celebrazioni e dirigente locale ha dichiarato sull’iniziativa: «Il Fronte della Gioventù ha rappresentato una vera e propria palestra di cultura politica, tanto nelle piccole realtà locali come Montalbano che a livello nazionale. Ricordo le discussioni intorno ai testi che raccoglievamo nella nostra piccola biblioteca di sezione, così come importanti intellettuali vengono da quella esperienza. Non ci siamo fatti mancare però anche il senso della concretezza per importanti battaglie politiche come il voto ai diciottenni, la lotta alla droga e la difesa strenua di Vincenzo Muccioli e San Patrignano, l’abolizione del servizio di leva obbligatorio».

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