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L’incendio è sotto controllo ma i fumi si sentono eccome. Sono gli effetti di quanto accaduto alla discarica di La Martella. E con il cambio del vento che spira in direzione della città l’odore acre si è sentito nitidamente sin dalla mattinata anche nel centro e in serata a tratti, appunto in base al vento, sembrava ancora più forte rendendo in alcuni momenti l’aria irrespirabile.

Quali siano gli effetti e i dati lo si scoprirà solo nel corso delle prossime ore. L’Arpab con alcune centraline, tre, due fisse e una mobile era al lavoro, qualche picco sembra esserci stato nei valori di benzene e idrocarburi ma numeri e portata di questi innalzamenti sono tutti da comprendere e valutare. E soprattutto il valore di diossina richiederà tempo. Resta però il dato di una giornata con la mascherina all’aperto anche senza l’obbligo Covid ma per proteggersi dai pericoli del fumo, con le finestre chiuse malgrado il gran caldo e una situazione di oggettiva preoccupazione.

Limitata solamente dalle giornate festive e dunque da una città non pienamente popolata come in altri periodi.
Quanto al fuoco è risultato circoscritto ma non spento, serviranno probabilmente altre 48 ore (nella più ottimistica delle previsioni) per riuscire ad evitare del tutto che esca altro fumo nero. Con diversi metri cubi di terreni che verranno utilizzati per cercare di bloccare il fumo stesso che tra i rifiuti continua a covare e trovare terreno fertile. Per questo per l’intera giornata di ieri si è proceduto a coprire i rifiuti con il terreno cercando di bloccare le fiamme, in parte ottenendo un risultato ed in parte invece dovendo ancora lavorare ma su un fronte che già ieri sera sembrava essersi ridotto ad uno solo dei due settori coinvolti. Continue le riunioni che si sono ripetute del Coc (centro operativo comunale) e in prefettura.


LE CAUSE DEL ROGO – Le indagini sull’origine dell’incendio sono evidentemente in corso con due ipotesi che si fanno preferire.
Una, quella sottolineata ieri anche dalla Tgr Basilicata cioè l’ ipotesdi un “incidente legato alle operazioni preliminari della bonifica” che era appena iniziata ma non si sarebbe abbandonata completamente neanche la pista dolosa che rimarrebbe in piedi.E che sembrava addirittura essere preferita nelle primissime ore.

Una risposta forse anche definitiva in questo senso la potrà dare la verifica che richiederà però un esame accurato e alcuni giorni delle videocamere di sorveglianza che ci sono nell’area della discarica e che potrebbero dunque riuscire a indicare il punto d’origine e anche le relative cause del rogo che si è sviluppato e che ha l’aria di un vero e proprio danno ambientale le cui proporzioni saranno chiare solamente nel corso dei prossimi giorni.


IL VENTO – Un ruolo di non poco conto lo ha svolto il vento che ha portato i fumi provenienti dalla discarica prima in direzione delle città della vicina Puglia, rischiando indirettamente anche di creare un incidente diplomatico per un’infelice espressione di Bennardi. Poi cambiando direzione e ritornando verso Matera tanto da essere chiaramente avvetrtita nel corso della giornata all’interno della città e a quanto pare il vento continuerà ad andare in questa direzione anche per le prossime ore ed almeno fino alla serata. Almeno queste sono le previsioni.

IL SINDACO – “Un danno enorme è stato prodotto nei confronti delle persone, dell’ambiente e dello stesso impianto di trattamento dei rifiuti che, a distanza di molti anni dalla procedura di infrazione comunitaria, eravamo finalmente riusciti ad avviare alla bonifica: auspico che il lavoro degli inquirenti possa fare chiarezza e accertare quanto prima le responsabilità dell’incendio alla discarica di La Martella” ha afferma il sindaco, Domenico Bennardi, che ha partecipato alla riunione del Centro operativo comunale, insieme a rappresentanti di Arpab, Asm e vigili del fuoco.

«Attualmente l’incendio è in fase di estinzione, anche se presumibilmente ci vorranno ancora 72 ore prima del completo spegnimento» ha spiegato il primo cittadino.

LA REGIONE SULLE VERIFICHE AMBIENTALI – “L’azione congiunta del Dipartimento Ambiente e dell’ARPAB è proseguita ininterrottamente nel definire il Piano di monitoraggio ambientale post evento incendio nella discarica del borgo La Martella, a Matera”. Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.

Tecnici dell’ARPAB stanno verificando in loco l’idoneità dei siti di posizionamento delle attrezzature.
Vista la vicinanza ai confini regionali della Puglia – conclude Rosa – la Direzione Tecnica Scientifica di ARPA Basilicata è in costante interlocuzione con l’ARPA Puglia anche per l’interscambio di attrezzatura specialistica per la raccolta delle diossine”..

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