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Altro incidente con un cinghiale nel Materano avvenuto sulla provinciale Fratta tra Montalbano e Scanzano. Illeso il conducente

MONTALBANO – Un ennesimo incidente, provocato da cinghiali, sulla provinciale Fratta che collega Montalbano Jonico a Scanzano e quindi alla strada statale 106, si è verificato nella serata di sabato, presso la pista di Motocross “don Paolo” interessata in questi giorni anche da manifestazioni sportive.

Fortunatamente non ci sono stati feriti, illeso, infatti, il conducente del fuoristrada che, mentre percorreva la sua carreggiata si è impattato con l’animale adulto e di grande stazza. Impossibile lungo la provinciale non impattare animali selvatici, soprattutto in prossimità del centro jonico, nella cui area ricade anche il bosco di Andriace e, di conseguenza, la ricca selvaggina: cinghiali, volpi, istrici, tassi, si muove liberamente alla ricerca di cibo.

I cinghiali e le volpi, ormai, proprio nel centro abitato, si incontrano senza riserva alcuna da parte degli animali, ma con grande preoccupazione per i cittadini soprattutto a tarda sera.

NEL MATERANO NON C’È SOLO IL RISCHIO DI UN INCIDENTE A CAUSA DI UN CINGHIALE

Enormi, inoltre, i problemi riscontrati dal mondo imprenditoriale agricolo che, quotidianamente, vedono sfregiate le loro produzioni, spesso anche gli impianti fissi, dall’assalto dei cinghiali che non si fermano più davanti a niente.
Tutto va bene finché finisce bene, ma tantissimi ormai i cittadini che se portano a casa la pelle, solo grazie alla prudenza con cui ormai si percorrono alcune strade, fanno però i conti con delle spese non preventivate a causa dei danni che l’impatto con la selvaggina produce alle auto, senza alcun rimborso, malgrado le carcasse degli animali si intravedono puntualmente sui bordi della strada.

I cinghiali sono una vera e propria piaga sociale e la cosa si fa ancora più ingestibile la notte. Il tratto di strada più pericoloso si sta rivelando proprio l’ultimo rettilineo per salire verso Montalbano, servono dissuasori, serve tenere costantemente pulita l’area dalle erbacce che in questo periodo crescono a dismisura, serve una soluzione definitiva perché non è possibile alcuna forma di convivenza.

Si ritorna puntualmente alla politica sbagliata del passato che, ai fini di ripopolare il bosco di fauna, ha impedito la caccia, perdendo però di vista l’equilibrio ambientale che la natura impone e per cui l’uomo dispone anche diversamente.

Oggi è emergenza e, se sino a qualche tempo fa il pericolo era ravvisabile solo fuori dal centro abitato, oggi, non è più così e, anche chi si sposta a piedi nel centro urbano, deve fare i conti con la possibilità di incontri indesiderati. Si rende ormai urgente un intervento che, in modo inequivocabile, deve essere diretto a porre fine a quella che si sta determinando come una vera e propria emergenza.

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