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MATERA – Musica e cultura da giugno ad agosto nei rioni Sassi, utilizzando come palcoscenico naturale gli spazi delle strutture ricettive di “Matera diffusa” che faranno rete con diversi soggetti culturali prima, durante e dopo “Gezziamoci”, la rassegna promossa dall’Onyx jazz club – in programma dal 10 al 13 agosto – che quest’anno festeggia i 30 anni di attività per rafforzare l’offerta di eventi promozionali legati a Matera capitale europea della cultura 2019. La manifestazione, denominata “Gezziamoci con Matera diffusa”, è stata illustrata nei giorni scorsi ai giornalisti.

 “Il modello di sinergia virtuosa promosso dall’Onyx Jazz club e da alcune strutture ricettive della città, rappresenta un percorso che bisogna valorizzare e che deve diventare best practice consolidata”. Così l’assessore al Turismo del Comune di Matera, Enzo Acito commenta la formula ideata e messa in atto dall’associazione culturale materana in occasione dei suoi 30 anni di attività. Il progetto Gezziamoci con Matera diffusa,rappresenta più che una sperimentazione, un metodo positivo da trasformare in modello per lo sviluppo del concetto di cultura nella nostra città – prosegue l’assessore. 

“La cultura che è passata da Matera e che ancora la pervade dopo secoli, deve essere declinata secondo parametri che ne valorizzino ogni aspetto, ogni componente. In questo senso il tema dell’ospitalità non può e non deve essere considerato un mondo a parte.Farne, dunque, un elemento operativo e costruttivo non può che accrescere e valorizzare la qualità degli operatori – prosegue l’assessore – e ampliare la scelta di chi visita la nostra città. Puntare sulla qualità dell’ offerta turistica, soprattutto con il potenziamento dell’ offerta culturale, potrebbe consentire di indirizzare lo sviluppo verso nicchie di mercato senza subire probabili flessioni dopo il 2019. Il ruolo di apripista di Matera, d’altronde, è confermato anche da altri importanti progetti che la vedono coinvolta, come quello della sperimentazione della tecnologia 5G che l’ha scelta insieme ad altre quattro città italiane per costruire il futuro del nostro Paese. E’ per questo – conclude l’assessore – che la comunità non può essere esclusa, né diventare comparsa di un itinerario che non si fermerà al 2019, anno in cui saremo Capitale europea della Cultura”. 

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