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Angelo Chiorazzo

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POTENZA – Avanti con la proposta agli ipotetici alleati di elezioni primarie per la scelta di chi dovrà guidare la più ampia coalizione per provare a sconfiggere il centrodestra alle elezioni regionali di inizio 2024. Mentre il candidato governatore di Pd e laici cattolici di centrosinistra, Angelo Chiorazzo, continua a lavorare il terreno, e annuncia un secondo grande evento elettorale a Matera.

Assomiglia a una manovra a tenaglia quella scattata ieri, a meno di 24 ore dalla fine dello scrutinio delle elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali di Potenza e Matera. Elezioni che hanno confermato il radicamento tra gli amministratori locali lucani dell’ex “partito-regione”, e il valore aggiunto dell’unità tra chi si oppone all’attuale maggioranza di via Verrastro.

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Ad avviare le danze è stato il segretario regionale Pd, Giovanni Lettieri, sondando le disponibilità a un nuovo incontro con i vertici di un possibile “campo largo” dopo il no alla proposta di primarie notificato lunedì dai 5 stelle, e la clamorosa defezione di Azione, Psi, Sinistra Italiana e Possibile.

Un gesto clamoroso, quello di non presentarsi all’incontro organizzato dal segretario Pd, motivato, in primis, dall’indisponibilità a discutere coi dem, fermi nel sostegno alla candidatura di Chiorazzo, senza una previa condivisione del metodo per la scelta del leader della coalizione. Ma anche da una certa irritazione per gli appelli inascoltati dall’imprenditore di Senise, e dai suoi sostenitori, perché rinviassero l’evento di lancio della loro campagna elettorale di sabato scorso a Potenza in attesa di un confronto sulle varie questioni sul tavolo. Senza forzature riconducibili al tentativo, in parte già riuscito, di dissolvere i dubbi davanti al fatto compiuto.

L’obiettivo di Lettieri sarebbe quello di riunire le varie anime di una possibile, nuova coalizione di centrosinistra prima della fine dell’anno.

A provocare un immediato, ulteriore irrigidimento dei suoi interlocutori, però, c’ha pensato ancora una volta l’agenda elettorale dell’imprenditore di Senise, che ieri ha annunciato per il 4 gennaio, a Matera, «la seconda tappa di “Basilicata, una storia nuova”, l’iniziativa politica promossa da Angelo Chiorazzo per incontrare e confrontarsi con la comunità lucana». Insomma un altro bagno di folla, con conseguente dimostrazione di forza.

«Come per il riuscito evento di Potenza – si legge in un comunicato diffuso ieri dal fondatore della coop Auxilium -, il candidato civico di centrosinistra approfondirà i principali temi programmatici della sua proposta, a partire dalla necessità di un riscatto sulla sanità, particolarmente colpita in quella provincia negli ultimi anni, per proseguire poi con le idee sul lavoro, scuola, ambiente, turismo, cultura, solidarietà, equità di genere, con gli opportuni commenti anche sui fatti di attualità politica regionale».

A stretto giro, quindi, è arrivata la risposta del segretario regionale Psi, Livio Valvano. «Si continua a sbagliare e ad approfondire un solco sempre più incolmabile». Così l’ex sindaco di Melfi in un messaggio recapitato al Quotidiano del Sud. «C’è un candidato che si auto definisce “civico di centro-sinistra”. Centro sinistra fatto da chi? E’ forse questa la vera innovazione che si coglie dalle esternazioni pubbliche registrate fino ad oggi. Errori che qualcuno continua a reiterare. Fino a quando?»

«La proposta politica di coalizione – ha proseguito Valvano – non può mai essere autoreferenziale e soprattutto richiede sforzi di generosità che comunicano il vero interesse per il bene comune. Esso si realizza contribuendo con generosità a risolvere i problemi senza pretendere nulla da altri e certamente non si realizza tentando di imporre la propria candidatura per conquistare lo scranno più alto del potere regionale».

«La sinistra – conclude il segretario Psi – esprime una sensibilità che si basa innanzitutto sul metodo democratico, la libertà delle volontà, l’esatto contrario della costrizione che abbiamo visto in campo fino ad oggi. Sono i primi appunti di un documento programmatico. Al Pd di Basilicata vorrei chiedere: quando finirà la ricreazione?»

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