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Giuliana Scarano

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POTENZA – Un appello alla procura regionale della Corte dei conti perché intervenga sulla «strana commistione tra indirizzo politico e potere gestionale» creatasi ai vertici della Regione, dando seguito alle segnalazioni ricevute nei mesi scorsi.

Lo ha lanciato la segretaria generale Fp Cgil Potenza, Giuliana Scarano, commentando la notizia, pubblicata sul Quotidiano del Sud, dell’ultimo incarico legale affidato dalla giunta regionale al factotum del governatore Vito Bardi, l’avvocato salernitano Vito Iorio. Un incarico di rappresentanza della Regione davanti alla Corte d’appello di Potenza nella causa intentata dalle imprese incaricate del trasporto pubblico locale nel materano per vedersi riconoscere 3.310.000 euro a titolo di interessi «per ritardato pagamento dei servizi (…) dal 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2018». Il tutto con la motivazione della «particolare complessità» della materia, nonostante la questione sia stata già trattata dall’avvocatura regionale in primo grado, davanti al Tribunale di Matera, con esiti apparentemente favorevoli.
Scarano ha ricordato le perplessità del sindacato espresse «all’indomani dell’annuncio, da parte del presidente Bardi, dell’adozione del regolamento per il conferimento di incarichi legali all’esterno e del relativo avviso pubblico».

INCARICHI AL SUPER LEGALE DI BARDI: «UNA SCELTA INCOMPRENSIBILE»

«Una scelta incomprensibile – ribadisce la segretaria Fp Cgil -, vista la presenza di un’avvocatura interna strutturata, ai cui problemi sarebbe stato bene dare una risposta, più che delegittimarla».

«Ancor prima – insiste Scarano -, avevamo denunciato che le modifiche al regolamento “Ordinamento amministrativo della giunta regionale”, nel configurare  l’avvocatura tra gli “uffici speciali” che fanno direttamente capo al presidente della giunta per il tramite del capo di gabinetto,  declassandola a struttura non dirigenziale incardinata in un ufficio amministrativo, nei fatti violavano autonomia ed indipendenza dell’avvocatura, condizionata nella distribuzione del contenzioso ed  esposta al continuo “ricatto” di rivolgersi all’esterno con molta facilità. E i fatti confermano le nostre perplessità. Viene affidato all’esterno contenzioso che ben potrebbe essere trattato dai legali regionali o addirittura che è stato già seguito nelle altre fasi del giudizio dall’avvocatura dell’ente, il tutto con delibere approssimativamente motivate, di cui solo l’ultima attenzionata dal Quotidiano di Basilicata, e immancabilmente affidata all’avvocato Iorio».

I DUBBI SULLA LEGITTIMITÀ DELL’INCARICO

«Benchè il regolamento espressamente richieda in tali casi una motivazione adeguata “sulla base di criteri oggettivi” prosegue ancora la sindacalista -, non ve ne è traccia nelle delibere di affidamento dei predetti incarichi, neanche quando nelle fasi precedenti del giudizio la causa era stata seguita da legali dell’avvocatura regionale. Le delibere vengono adottate sulla base di una non meglio precisata valutazione di “opportunità”. E anzi si rimarca negli atti allegati che spetta all’”esclusiva potestà della giunta” effettuare tale valutazione. Dunque i criteri oggettivi che dovrebbero presidiare alla scelta fiduciaria di un professionista esterno vengono surrogati da una piena discrezionalità disancorata da qualsivoglia criterio».
Scarano ironizza anche sul ruolo dell’avvocato Iorio, che equipara a una «panacea» per l’amministrazione regionale, «in quanto lo stesso figura anche tra i beneficiari, a seguito di procedura comparativa, di uno dei tre incarichi di collaborazione destinati ad esperti a supporto della struttura di missione Piano nazionale di ripresa e resilienza, istituita presso il plenipotenziario Gabinetto del presidente della Regione Basilicata».

«Si inanellano – conclude la segretaria generale Fp Cgil Potenza – tutti gli elementi che concentrano poteri e funzioni presso il Gabinetto del Presidente in una strana commistione tra indirizzo politico e potere gestionale, confermando quelle buone ragioni che ci hanno indotto a segnalare l’intero regolamento, contenente l’Ordinamento amministrativo della giunta, all’Ispettorato per la funzione pubblica e alla Corte dei Conti di Basilicata, alla quale chiediamo di intervenire dando corso alle segnalazioni fatte».

CHI È VITO IORIO IL SUPER LEGALE DEL GOVERNATORE BARDI

Iorio, che è anche docente di diritto all’Università di Salerno e nel 2013 ha già fatto parte del Comitato etico unico regionale, risulta aver già sottoscritto con la Regione Basilicata un contratto biennale da 40mila euro «al netto di Iva e oneri previdenziali» come super esperto della struttura di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma ad aprile si era visto affidare anche un primo incarico legale da 45mila euro e rotti per rappresentare via Verrastro in Cassazione e in Consiglio di Stato in un doppio contenzioso sulla maxi gara quinquennale da 49 milioni di euro, di base d’asta, per la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali in dotazione alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale.

Resta avvolto da un apparente mistero, invece, il compenso stabilito per l’ultimo incarico legale ricevuto, non menzionato nella delibera di affidamento. Per farsene un’idea, però, si può prendere a riferimento la Provincia di Matera, convenuta a sua volta dalle imprese di trasporto, che ne ha spesi poco meno di 15mila. A maggio il governatore Vito Bardi ha scelto Iorio, assieme all’avvocato balvanese Ercole Trerotola (fratello del consigliere regionale d’opposizione Carlo, ndr), come esperto incaricato, a titolo gratuito, per un’esame approfondito delle criticità di Acquedotto lucano spa, e per proporre «valutazioni e suggerimenti» per la sua riforma. Un incarico di durata bisettimanale, di cui, in realtà, non sono mai stati resi noti i risultati.

GLI ALTRI INCARICHI DI CONSULENZA

Più di recente lo stesso Iorio è stato anche tra i relatori all’interno delle commissioni del Consiglio regionale, assieme al capo di gabinetto Busciolano, sul disegno di legge sul “gas gratis” approvato alla vigilia di Ferragosto, per alleggerire la bolletta energetica delle famiglie lucane. In questi giorni, inoltre, starebbe seguendo in prima persona, come consulente della presidenza della giunta, il confronto con gli operatori della sanità privata sull’esaurimento dei tetti di spesa per le prestazioni in convenzione col sistema sanitario regionale.

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