X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

POTENZA – Trentuno dei 546 tamponi esaminati in Basilicata nel passato fine settimana sono risultati positivi: lo ha reso noto la task force regionale nel bollettino che raccoglie i dati sull’epidemia e le vaccinazioni.


Fra i dati spicca quello relativo ad uno dei 20 contagiati ricoverati in ospedale, a Potenza, che è curato in terapia intensiva (non vi erano stati casi così gravi da una ventina di giorni), mentre un altro contagiato è venuto a mancare in giornata: la nuova positiva in terapia intensiva è una 65enne del Potentino. Dodici nuovi positivi a Castelgrande, tutti tra giovani, saranno probabilmente segnalati oggi dalla task force.


Intanto i positivi in isolamento domiciliare sono 703. Per quanto riguarda le vaccinazioni, in due giorni ne sono state effettuate 9.654: i lucani che hanno ricevuto la prima dose sono 356.976 (64,5%) mentre quelli che hanno avuto anche la seconda sono 258.949 (46,8%).
Ma oltre ai vaccini tengono banco anche le condizioni precarie del servizio sanitario, soprattutto nel Materano: «Pari trattamento nel sistema sanitario regionale non pervenuto. Ancora una volta, si manifestano le criticità e le differenze di trattamento verso il territorio Materano, dopo quelle non risolte dell’Ospedale Madonna delle Grazie, di Policoro e Tinchi, anche le aree interne sono penalizzate.

A testimonianza che le riforme che si annunciano ogni dove poi sembrano totalmente avulse dalla realtà della sanità lucana dei territori. Prima di pensare alla riforma si mettano, piuttosto, in sicurezza rispetto all’impegno della tutela della salute di tutti i cittadini e cittadine lucane, in questo momento storico delicatissimo». Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.


Poi «il totale sostegno all’istanza dei sindaci di Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Oliveto Lucano, San Mauro Forte, Stigliano inviata al presidente Bardi, all’assessore Leone, al commissario Asm Pulvirenti e al direttore generale Asp Bochicchio. Il reparto covid di Stigliano ha visto il trasferimento di medici, infermieri e Oss che erano stati tutti assunti per l’ospedale di Stigliano, in deroga a principi e regole, presso altre strutture. La lungodegenza era stata sospesa per il reparto Covid e ora dovrebbe ritornare all’originario utilizzo. I sindaci rivendicano la riapertura con forza perché ulteriori ritardi rendono illegittima la chiusura oltre che ingiustificata».

È «inconcepibile» per Braia «che al punto di Primo Intervento sia diventato insostenibile il ritardo nella assegnazione di macchinari indispensabili per il Pronto Soccorso, promessi dal 2018, così come il ritardo nella realizzazione dei lavori necessari per la ricollocazione del PPI-PTS e del 118. Si attendono inoltre 2 milioni di euro di schede Snai per la montagna materana. I gravissimi ritardi denunciati dai sindaci – conclude il consigliere renziano – hanno riflessi importanti sulla responsabilità politica e su quella amministrativa, civile, penale e contabile. Il Presidente Bardi e la sua Giunta ne prendano atto e agiscano di conseguenza, dando risposte immediate ai sindaci e alle comunità».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE