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POTENZA – All’indomani dei due furti – uno in via 4 Tornanti (contrada Botte) e l’altro in via Ponte Sant’Antonio (Piani del Mattino) – messi a segno nel corso della stessa serata a poche ore di distanza l’uno dall’altro tra i residenti delle contrade serpeggia la paura che si sta trasformando in psicosi.
Una paura alimentata anche dalle “voci” (spesso infondate o esagerate) che dilagano su Facebook. Certo si è che i cittadini temono per la propria sicurezza. In molti, infatti, hanno cominciato ad avere paura soprattutto la sera quando si trovano in casa perché temono di ritrovarsi faccia a faccia con queste bande che riescono a intrufolarsi nelle abitazioni con grande abilità. Abilità, probabilmente, frutto di appostamenti per studiare le abitudini di chi abita nelle villette.
Ad aggravare la situazione il fatto che nella maggior parte delle contrade sono tante le strade e le stradine e che oltre a quelli che sono gli agglomerati di abitazioni più numerose e vicine le une alle altre tante le casette che rimangono più isolate. Fattori questi che rendono più difficili i servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine.
E sui furti è intervenuto il vice presidente del consiglio comunale, Rocco Pergola che considerato «l’elevato numero di furti che si sono verificati nelle aree rurali» ma soprattutto «l’elevata preoccupazione dei residenti delle contrade» al fine di «scongiurare ulteriori episodi di pericolo e di tensione per i cittadini» ha chiesto di «dar vita a un coordinamento permanente con tutte le forze dell’ordine per affrontare l’emergenza furti».
Oltre all’istituzione di un coordinamento permanente tra le forze dell’ordine «per contrastare tale fenomeno criminale e intensificare l’azione di controllo – ha proseguito il vice presidente del consiglio – è necessario avviare da parte dell’amministrazione comunale una specifica azione di controllo delle aree rurali attraverso il supporto della Polizia locale visto che il potenziamento dei servizi di controllo delle forze dell’ordine non ha determinato la fine dei furti anche a causa della carenza di personale che non facilita le azioni di contrasto».
Da mesi «ormai le nostre aree rurali sono nel mirino dei ladri che agiscono in diversi orari e in diverse contrade della città provocando danni alle abitazioni e danni economici ai residenti».
Per contrastare l’emergenza «è necessario avviare un’azione di coordinamento basata sulla collaborazione di tutti i soggetti competenti» ma è anche necessaria «la collaborazione dei cittadini che tempestivamente devono segnalare la presenza di persone magari sospette per particolari atteggiamenti». Non solo. «La pianificazione di un piano di prevenzione a largo raggio deve vedere anche il coinvolgimento attivo della Polizia locale attraverso un servizio di pattugliamento delle aree rurali allo scopo di prevenire e reprimere il fenomeno dei furti». Queste attività «risulterebbero utile – ha concluso Pergola – a supportare le forze dell’ordine e a scongiurare sicuramente l’aumento dei fenomeni criminali in aree lontane dal centro urbano della città».
E sull’emergenza furti è intervenuto anche l’ex consigliere comunale, Nicola Lovallo che è partito proprio dallo stato «di paura che va via via aumentando tra quanti abitano nelle aree rurali» del capoluogo di regione.
«Il moltiplicarsi dei furti, nonostante gli allarmi lanciati dalla popolazione, rende il fenomeno sempre più preoccupante e incide in maniera forte sulla qualità della vita delle famiglie, sempre più impaurite». Famiglie che «per proteggersi in qualche modo si vedono costrette a doversi far carico di spese aggiuntive (come l’installazione di impianti di allarme o di video sorveglianza) per cercare di tutelarsi anche se i malviventi ormai agiscono spesso anche quando nelle abitazioni ci sono le persone». Da non sottovalutare «neanche il fatto che le famiglie colpite da furti subiscono traumi che lasciano il segno soprattutto sui minori».
Ed ecco che Lovallo ha annunciato che «è già stata presentata al Prefetto una richiesta affinché convochi un incontro con i cittadini residenti nelle contrade per meglio evidenziare le preoccupazioni e le tensioni che oggi vivono le famiglie».

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