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All Together, Francia ai referenti materani: «Qui comandiamo noi, se qualcuno crea problemi…», la scalata al potere della banda di Altamura

POTENZA – “Qua comandiamo noi… se qualcuno crea problemi mi chiami e risolviamo subito la questione”. Risponde così Antonio Francia, il capo degli altamurani, a Nicola Dimilta, uno dei suoi referenti principali su Matera, che gli faceva presente alcune “preoccupazioni” rispetto all’attività di spaccio esistente in città, durante un incontro nei pressi di un bar del centro.

ALL TOGETHER, LA BANDA DI ALTAMURA INCUTEVA TIMORE

Quanto basta per far comprendere come “funziona” e cosa può aspettarsi chi pone ostacoli alla “scalata” del gruppo di Altamura nel controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nella città dei Sassi.

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Un atteggiamento, quello di Francia, che incuteva decisamente timore, se non terrore. Lo stesso che ha provato Michele Prisco, il 55enne materano che, pensando di essere finito nel mirino di Francia e dei suoi, era arrivato a temere per la propria vita. Al punto di autoaccusarsi del reato di spaccio di droga durante gli interrogatori avvenuti prima davanti al pm della procura di Matera, poi davanti a quelli della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, in particolare al sostituto procuratore Annagloria Piccininni.

OPERAZIONE ALL TOGETHER, LA SCALATA DELLA BANDA DI ALTAMURA

E così Prisco ha parlato dei suoi iniziali “viaggi” ad Altamura, nel 2019, per procurarsi la droga, degli incontri con Antonio Francia, che lui conosceva «come Alfonso o Alfredo». Poi degli altri incontri a avuti a Matera: «Qualche volta è venuto lui da solo, qualche volta è venuto accompagnato con la moglie, una signora non so se è la moglie, poi ho saputo che era la moglie. E due o tre volte con uno straniero».

E soprattutto dei timori per la propria vita, per via di presunte minacce che avrebbe fatto Irene Natrella: «Lei ha detto alle persone in giro che mi voleva morto, perché io ho fatto arrestare il marito – spiega Prisco al pm -. Perché quando ci fu il blitz, diciamo, io non sono stato arrestato quel giorno subito, perché andai a finire in ospedale. Quando sono uscito dall’ospedale, sono stato quatto giorni… a me non mi hanno arrestato subito, mi hanno arrestato dopo dieci giorni… dopo quindici giorni, quattro giorni in ospedale e poi una decina di giorni a casa.

L’INTERROGATORIO DI PRISCO

Quindi l’interrogatorio continua.

PICCININNI — E come sapeva che lei aveva reso delle dichiarazioni? Questa signora come faceva saperlo?
PRISCO — E mò ti spiego, che… no, perché lei… io non sono stato arrestato e il marito è stato arrestato.
PICCININNI — Ah. Quindi ha pensato che ho capito, ho capito.
..omissis..
PICCININNI — Come vi siete conosciuti con questo signore?
PRISCO — Io con gli amici miei andavamo ad Altamura a prendere la roba, no? PICCININNI — Sì.
PRISCO — E cambiavamo, non prendevamo sempre dalla stessa persona, perché chiamavi a un orario e magari questi qua non si facevano trovare, un altro ce l’aveva spento e allora una volta la prendevi da uno, una volta la prendevi da un altro… e poi comunque è capitato di prenderla da questo, però non veniva lui, mandava uno con la bicicletta.
PICCININNI — Mi faccia capire, questo sarebbe sempre Francia?
PRISCO — Si.
PICCININNI — Dove stava questo signore?
PRISCO — Allora, quello che-veniva per parte di Francia veniva con la bicicletta, veniva vicino alla stazione.
PICCININNI — Quindi era un luogo concordato?
PRISCO — Sì, perché compravamo i pezzi per noi.
PICCININNI — Cioè si sapeva che…
PRISCO — Per cinque persone, gli davamo i soldi…
PICCININNI — Si andava alla stazione e qualcuno che spacciava lo si trovava. PRISCO — Sì, sì.
PICCININNI — Okay.
PRISCO — Allora, poi che è successo? Che lui a Matera aveva un uomo suo fidato, che fu arrestato in quel periodo lì che… poco prima che parlasse con me. Praticamente, fu arrestato e mandato agli arresti domiciliari e questo si chiama Nicola… non mi ricordo il cognome. Nico lo chiamo io. E fu mandato agli arresti domiciliari. E allora volle provare…

«PRISCO Michele: allora io Francia …lo conosco… da…un paio di anni…
P.M.: Francia Antonio?
PRISCO Michele: si!…

P.M.: come lo ha conosciuto?
PRISCO Michele: lo conosciuto… con altri ragazzi di Matera… andavo a comprare l’eroina… da…ad Altamura
P.M.: andavate voi a comprare eroina ad Altamura? Per uso vostro?
PRISCO Michele: si! Per uso personale
P.M.: due anni fa circa…e chi erano le altre persone che venivano con lei?
PRISCO Michele: allora… persone che venivano con me… erano amici tipo …Gigi Adorisio… Gaetano Elettrico… Rocco Belmonte… sono …sta… tossicodipendenti.. non sono persone …. omissis….
P.M.: no! Ma lei sapeva dove trovarlo Francia?
PRISCO Michele: loro lo sapevano… avevano il numero di telefono…
P.M.: ah!… cioè Belmonte…come ha detto che si chiama?
PRISCO Michele: Gigi Adorisio….
P.M.: Belmonte?
PRISCO Michele: Rocco!
P.M.: Rocco! Poi…Elettrico… Gaetano Elettrico… e Gigi Adorisio….
PRISCO Michele:si! Si!…
P.M.:e loro avevano il telefono di questo qua?
PRISCO Michele:si…si… (02:01)
P.M.: e siete andati là?
PRISCO Michele:si… pero poi… non è che andavano solo da lui… perchè …praticamente… c’è una trafila …che ti fanno aspettare un’ora …mezz’ora …due ore… no?…allora… certe volte… chiamavano a lui… non rispondeva… e chiamavano un altro… e quindi gli altamurani…
P.M.: i contatti ce l’avevano questi tre?
PRISCO Michele: si!…si!
..omissis…
P.M.: a Matera? Chi vendeva a Matera?
Michele:eh si! Pina …Pina Paolicelli…eh…. Rondinone… vendeva …Vito Rondinone…
P.M.: quale Rondinone?
PRISCO Michele: Vito!… quello che sta.. che abita sempre a Serra Venerdì… P.M.:hmm!
PRISCO Michele: che poi hanno arrestato per un periodo di tempo… ehmm… Domenico Angelino vendeva… quelli erano…
P.M.: ognuno per conto loro? insomma… non erano collegati fra di loro?
PRISCO Michele: no!
P.M.: e lei andava… un poco da uno… un poco dall’altro? Immagino… questo nel duemilaquattordici… e non andiamo troppo indietro però….eee…. sennò qua… ..omissis…
P.M.:sempre Elettrico, Belmonte e quello… Adorisio… hai detto?
PRISCO Michele:si… e poi si è aggiunto Mileo… Marco Mileo… e Saverio
Marraudino…

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