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La zona della stazione centrale, a giugno scorso, lasciata al buio

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Intere zone di Potenza lasciate al buio per giorni, il Comune ha annunciato che partiranno le operazioni di potenziamento dell’illuminazione pubblica

POTENZA – «Da quando è stato esternalizzato il servizio dedicato alla manutenzione della pubblica illuminazione si sperava in una migliore risposta ai problemi di rottura di lampioni in città ma così non è stato». Questa è una delle frasi più ripetute da chi in questi ultimi mesi ha riscontrato in diverse aree della città, intere zone lasciate al buio per giorni ma il Comune di Potenza con una nota stampa ieri ha annunciato che «nei prossimi giorni prenderanno avvio le operazioni che porteranno a riqualificare la totalità dei 15.546 punti luce presenti sul territorio, garantendo, al termine dell’intervento, un risparmio energetico di circa il 70 per cento, consumi ridotti per più di 5.900.000 kWh e una riduzione annua delle emissioni pari a 1.505 tonnellate di CO2, l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita da 15.837 alberi di acero campestre piantati sul territorio».

«L’efficientamento – spiegano in una nota congiunta gli assessori all’Energia e al Bilancio, rispettivamente Maddalena Fazzari e Gianmarco Blasi – riguarderà l’intera rete di illuminazione pubblica della città e si prevede che sia completato entro il primo anno di servizio. Questa iniziativa non solo migliorerà la qualità dell’illuminazione per un maggiore comfort visivo, ma avrà anche un ruolo significativo nella transizione ecologica del territorio».

I primi interventi di adeguamento normativo e sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti con sorgenti led di ultima generazione sono previsti in via Leonardo Da Vinci, via Enrico Fermi, via Torquato Tasso, via Ludovico Ariosto, via Dei Tigli, via Dei Cedri, via Dei Ligustri, via Della Pineta, via Delle Betulle, via Degli Aceri, via Baracca, via Pasquale Grippo, via Orazio Gavioli, via Giacomo Racioppi, via Raffaele Acerenza, via Sinni, via Francesco Torraca, via Augusto Bertazzoni, via Annamaria Cortese, via San Vito, via Ponte Nove Luci, via Louis Braille.

«Oltre al rinnovo dell’illuminazione, – proseguono Fazzari e Blasi – si procederà nei prossimi mesi con la sostituzione di circa 450 sostegni, l’adeguamento normativo di circa 180 quadri elettrici di alimentazione e la sostituzione di oltre 5km di linee di alimentazione, oltre che ad ulteriori investimenti dedicati all’illuminazione d’accento di palazzi, monumenti e altre attività di adeguamento normativo.

Il nuovo servizio di illuminazione include, oltre alla fornitura di energia elettrica proveniente al 100 per cento da fonti rinnovabili, la riqualifica e l’adeguamento normativo di tutti i punti luce tradizionali con sorgenti Led, la condivisione del risparmio energetico, il telecontrollo di tutti gli impianti con l’adesione al progetto Public Energy Living Lab (Pell) promosso dall’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), la manutenzione ordinaria e straordinaria, la condivisione al 50 per cento dei Titoli di Efficienza Energetica (Tee, il principale meccanismo di incentivazione dell’efficienza energetica nelle infrastrutture a rete), il servizio di call center h24, il servizio di energy management».

Per segnalare il guasto su uno o più lampioni è attivo un Call Center presidiato 365 giorni l’anno h 0-24 raggiungibile attraverso i seguenti canali: mail: segnalazioni.potenza@citygreenlight.com; numero verde: 800642120; APP: City Green App (disponibile per iOS e Android)

Per effettuare una segnalazione è necessario comunicare il nome della via e il numero del lampione o il civico esatto in cui reperirlo. Il numero del lampione è l’etichetta composta da 4 o 5 cifre in verticale applicata ad una altezza di circa 2.5 metri da terra in allineamento sotto il punto luce.

È inoltre disponibile e scaricabile la App “CityGreenApp” dedicata per sistemi iOS e Android con la quale sarà possibile segnalare eventuali anomalie e disfunzioni dell’impianto. «E’ utile evidenziare – concludono gli assessori Fazzari e Blasi – che nei casi per i quali alla segnalazione del cittadino non segua un immediato intervento riscontrabile da chi ha effettuato la comunicazione, gli operatori impegnati nelle singole verifiche, hanno evidentemente riscontrato la necessità di lavori più complessi, per consentire i quali, è necessario l’inserimento in un apposito cronoprogramma, che il Comune e la ditta esecutrice definiscono. Nessuna segnalazione rimane inevasa».

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