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Linda Catalano

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POTENZA – Linda era giovane, appena 24 anni, era bella e sorridente. E nella parrocchia di San Giovanni Bosco, dove faceva l’animatrice e la catechista, quella di ieri è stata una giornata terribile, di lutto, perché ancora una volta si deve dire addio a una giovane vita, come già era successo quando a Monaco di Baviera era stato ucciso Domenico Lorusso, anche lui animatore dell’oratorio.

Linda Catalano è morta all’alba, alle porte del capoluogo, a 8 chilometri appena, sulla strada statale 658 Potenza-Melfi, in contrada San Francesco. Era a bordo di una Mercedes guidata da un altro giovane, rimasto ferito in maniera lieve. A quanto sembra i due erano di ritorno da un locale, dove erano stati con alcuni amici.

Dopo l’incidente il ragazzo è stato portato al Pronto soccorso del San Carlo, dove è stato sottoposto a una serie di controlli, tra cui anche l’alcol test al quale sarebbe risultato positivo. Ma saranno le indagini a stabilire cosa sia successo con certezza ieri mattina, intorno alle 5.30, quando l’auto guidata da ragazzo è andata a sbattere violentemente contro il guardrail.

La vettura è stata come infilzata, tanto che i Vigili del fuoco, per tirare fuori i due ragazzi, hanno dovuto lavorare molto: ben 40 i metri di guardrail che hanno attraversato l’auto, uccidendo purtroppo sul colpo la povera ragazza, che era seduta sul lato del passeggero.

Sul posto, poco dopo l’impatto, sono intervenuti i Vigili del fuoco con un’autopompa, un fuoristrada e un’autogrù, Carabinieri, polizia stradale e personale dell’Anas e, ovviamente, i sanitari del 118, che hanno solo potuto prestare soccorsi al ragazzo. Linda era già morta.

La Potenza-Melfi, ieri mattina per diverse ore è rimasta chiusa al traffico, deviato tra le strade della contrada, per consentire tutte le operazioni di messa in sicurezza (c’era il rischio, visto il violento urto, che l’auto prendesse fuoco) e pulizia. Una giornata di dolore per tutta la comunità ma soprattutto per i salesiani che infatti ieri hanno deciso di rinviare le cerimonie previste, tra cui l’ordinazione sacerdotale di un parente del ragazzo. Una giornata che avrebbe dovuto essere di gioia si è così trasformata in un giorno di lutto.

Distrutti, gli amici dell’oratorio hanno voluto affidare a un messaggio su Facebook l’ultimo saluto all’amata Linda: «All’alba – hanno scritto – con le prime luci del giorno, hai seguito la luce dell’Eterno. Umanamente facciamo fatica. Davanti al mistero della morte restiamo muti. Proviamo a credere. Proviamo a farci forza. Proviamo a riempire il vuoto. Proviamo a scorgere che di quella Luce ne sei già piena. Vivi in quella luce. Ora sei luce. Come il girasole, ti sei girata verso la fonte della luce. Come all’alba di Pasqua, il Risorto ti ha chiamata, ti ha abbagliato con la sua forza; ti ha riscaldato con il suo amore. Vivi con Lui. Ora sei con Lui. Te ne sei andata, così all’improvviso. Troppo presto e lasci un vuoto incolmabile in tutti: nei tuoi genitori, in tuo fratello Francesco, nelle amiche di sempre, nei ragazzi del gruppo Ohana che hai animato con dolcezza e affetto, perché si sentissero una famiglia e formassero famigliarità attorno a loro, nei salesiani che hai incontrato, in tutti i ragazzi che hai servito in oratorio e che hai aiutato a sbocciare con pazienza e amorevolezza. Ci manchi già! Ora nel cortile salesiano del cielo, insieme a don Bosco e Domenico Savio, insieme a Domenico e Maurizio, insieme a tanti che ci hanno preceduto in Paradiso, pregate per noi! Accompagnateci a credere nella vita, a non scoraggiarci difronte a queste prove così difficili, e donateci il coraggio di credere nella Speranza».

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