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POTENZA – Nonostante il direttore generale del “San Carlo”, Giuseppe Spera abbia spiegato, dopo la denuncia de “Il Quotidiano del Sud”, che «lo spostamento della Reumatolgia è stato deciso per avere più posti letto a disposizione per i pazienti Covid» il presidente nonché socio fondatore della “Lega italiana sclerosi sistemica. Aps”. Manuela Aloise ha inviato una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza e anche al presidente della Regione, Bardi, all’assessore regionale alla Sanità, Leone, al vice ministro, Sileri e al sottosegretario Zampa.

Nella lettera si denuncia anche che «la Regione Basilicata oltre a non aver provveduto alla pubblicazione del Pota relativo alla sclerosi sistemica che contestualizza le linee guida rispetto all’organizzazione di un’azienda sanitaria, non garantisce i livelli essenziali di assistenza (Lea) emanati dal governo».

Già in passato «abbiamo fatto presente in Regione le difficoltà che la reumatologia lucana affronta da anni, chiedendo in merito urgente audizione» ora «la decisione della chiusura di un intero reparto va evidentemente in direzione opposta rispetto a quello che l’associazione di pazienti ha richiesto».

I pazienti affetti da sclerosi sistemica «già immunodepressi e in cura presso il reparto di Reumatologia» chiedono spazi adeguati, «dedicati e sicuri per la terapia infusionale e la presa in carico».

In linea generale si tratta di pazienti con malattie croniche invalidanti «che – così Aloise – necessitano di terapie infusionali periodiche, esami di staging e monitoraggio per determinare la presenza di complicazioni d’organo o per evidenziare la comparsa delle stesse in fase pre-clinica».

Visto che «la già compromessa condizione clinica dei nostri rappresentati, li rende pazienti altamente fragili» non è pensabile «la loro vicinanza con i pazienti dei reparti di Geriatria e Medicina interna» così come è stato deciso dalla direzione del “San Carlo” perché «questa decisione, seppure “temporanea” aggraverebbe la loro condizione anche alla luce di alcuni studi internazionali che hanno evidenziato Ia maggiore avversità della Sars Cov 2 su pazienti affetti da patologie autoimmuni reumatiche».

La Reumatologia di Potenza «conta 317 pazienti ricoverati al 2018. Nello stesso anno i pazienti registrati in day hospital sono stati 98 di cui il 71% affetti da sclerosi sistemica mentre 337 sono stati invece i pazienti ricoverati nel 2019, di cui un terzo affetti da sclerosi sistemica» pertanto anche alla luce dell’incremento di persone affette da Covid «chiediamo al direttore generale Spera di considerare questo dato oggettivo come meritorio di attenzione e studio».

Inoltre la reumatologia di Potenza, candidata all’ottenimento del riconoscimento di Istituto di ricerca e cura «ha al 2020 all’attivo la pubblicazione di 5 studi a carattere di ricerca sulla sclerosi sistemica» pertanto «appare evidente quindi l’importanza regionale e nazionale di questa struttura di cui siamo a richiedere con urgenza il ripristino».

Per quanto riguarda la «sistemazione del reparto – prosegue Aloise – invitiamo a considerare gli spazi completati del padiglione B, spazi peraltro pensati e finanziati dalla Regione Basilicata per ospitare proprio quello che dovrebbe diventare l’Istituto di reumatologia lucana». Rassicurazione sono state chieste anche dalle associazioni A.Ba.Mar e A.lu.Mar.

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