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I ragazzi della squadra davanti al pronto soccorso dopo la testata ricevuta da uno di loro

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Viggianello, durante una partita under 17 ragazzo colpito da un avversario e mandato al Pronto soccorso. L’allenatore del Tursi condanna il suo giocatore

VIGGIANELLO (POTENZA) – Un quindicenne che gioca nella squadra allievi del Viggianello è finito in ospedale con il naso rotto, dopo aver subito una testata durante un incontro a Tursi valido per la sesta del campionato Under 17 della provincia di Potenza. Il punteggio era fermo sul 2 a 2: mancavano pochissimi minuti al triplice fischio e, dopo un precedente scontro di gioco, il classe 2004 del Viggianello subisce la violenta testata da un avversario.

«Ero andato in campo per soccorrere il nostro portiere per un scontro di gioco precedente – spiega Domenico Di Paola, capitano del Viggianello che era al seguito dei ragazzi – quando all’improvviso ho visto l’altro ragazzo a terra con il sangue che gli scorreva sulla faccia e ne usciva talmente tanto che addirittura non riuscivo a capire da dove provenisse». Il sangue scorre a fiumi, la tensione sale immediatamente e gli animi si sono surriscaldati poiché sugli spalti assistevano alla partita i genitori dei ragazzi di entrambe le squadre ma, per fortuna, senza particolari conseguenze. Purtroppo, non si può dire altrettanto per il quindicenne che è stato immediatamente accompagnato in ambulanza al Pronto soccorso di Policoro, dove gli è stata riscontrata una frattura scomposta delle ossa nasali. «L’arbitro non aveva visto niente – aggiunge Di Paola – e come lui anche il commissario di campo che era presente. Dispiace anche perché non erano volate parole grosse, tanto meno c’erano state tensioni e chi aveva dato la testata è rimasto in campo, senza nemmeno essere sostituito».

Molto dispiaciuto anche Giovanni Marino, allenatore del Tursi. «Cose del genere non dovrebbero mai verificarsi. Ero andato anch’io in soccorso del portiere e non mi ero accorto di nulla, la partita era stata correttissima e poi abbiamo visto il ragazzo a terra con il volto insanguinato. Sono stato io a chiamare il 118 ma lì per lì non sono intervenuto perché anche l’arbitro e il commissario avevano visto nulla e, considerato che mancavano solo 7 minuti alla fine, ho atteso che i ragazzi tornassero nello spogliatoio per capire chi fosse stato. Quanto successo è molto grave e non deve ripetersi, ho detto a chi si è reso protagonista della testata che potrà tornare al campo solo dopo essersi scusato con il giocatore del Viggianello e, insieme alla mia società, abbiamo pensato di farli incontrare appena ce ne sarà la possibilità». Bel gesto di tutti i ragazzi del Viggianello che, dopo la partita, hanno raggiunto il compagno di squadra al Pronto soccorso per dargli conforto.

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