X
<
>

Il libro "Cuori dentro", edito da Totem magazine e curato da Pino Paciello e Giampiero D’Ecclesiis

Condividi:
2 minuti per la lettura

Chi ricorda l’autocertificazione per uscire di casa? Eppure ci sono stati mesi, neppure tanto lontani, in cui si camminava obbligatoriamente con quel maledetto foglio in tasca per giustificare, con impegni sanitari o lavorativi, trasferte o anche solo quattro passi oltre il vicinato di casa. Un incubo smaltito presto dalla nostra voglia di normalità ancora compromessa dopo due anni altalenanti di liberazione e internamenti.

Dicono che i “sopravvissuti” tendono a dimenticare la tragedia, poi i ricordi riaffiorano col tempo, elaborato il pericolo scampato. Quando saremo usciti dalla nostra condizione di isolati, tanto improvvisa quanto potente, avremo bisogno di testimonianze, di recuperare l’effetto interiore della guerra pandemica.

Sarà utile allora tenere da parte un libro che, partito da racconti di un gruppo di amici potentini, è diventato un diario aperto di molti italiani. Un centinaio, da Nord a Sud. Il libro è “Cuori dentro”, edito da Totem magazine e curato da Pino Paciello e Giampiero d’Ecclesiis.

È il diario sensazionale di 57 giorni passati in lockdown, tanti sono stati quelli della prima ondata del Covid, dall’8 marzo al 3 maggio 2020. Firmano medici, giornalisti, docenti, professionisti, sacerdoti, politici, persone, amici veri e di chat che si sono fatti compagnia in giorni inimmaginabili esorcizzando la paura con la scrittura.

Un centinaio di autori che hanno offerto giorno dopo giorno un contributo per un multiblog che ora è stato stampato con il corredo di bellissimi disegni di Veronica Menchise. Un libro da tenere sempre a portata di mano, sul comodino «per fare in modo che questa esperienza collettiva, questa testimonianza non sia stata solo un tempo strano, dilatato, prigioniero, impaurito, incerto, lo spazio ritrovato, un tempo per le emozioni contrastanti, ma un monito per la memoria» (ultima di copertina).

«È stato un lavoro lungo e complesso per il materiale che avevamo – racconta Paciello – alla fine questo è un racconto dell’Italia contemporanea».

«Le cronache di Cuori dentro non sono il racconto postumo delle sensazioni accumulate nel corso del lockdown – aggiunge D’Ecclesiis – rappresentano l’evoluzione dei sentimenti di quasi un centinaio di italiani e restituiscono una fedele riproduzione di come il Paese si è confrontato con l’evento».

Ci vuole coraggio ad aprire questo diario del lockdown. Un libro necessario per non smarrire la memoria. La quale, però, va esercitata quando si è pronti a farlo.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE