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IL prossimo 27 settembre,  nell’ambito della presentazione dei nuovi laboratori di “Gommalacca teatro”, alle   18.30, nello spazio civico e teatrale, U-Platz, di  via Tirreno 49, si terrà la presentazione del laboratorio formativo permanente sul clown teatrale organizzato dall’associazione “Clowndestino” che sarà tenuto   da Raffaele Messina.

Nel corso del laboratorio si lavorerà attraverso le tecniche e gli strumenti del clown, sulla presenza e l’espressione corporea per diventare attori e spettatori di se stessi e della relazione con il mondo magico del paradosso. Alla ricerca della propria anima clown si lavorerà sulla semplicità e la leggerezza, sul ritorno allo stato di calma attraverso la relazione con il sé più nascosto e con il pubblico, indispensabile contaminazione per provare ad essere, più che a fare, in un’ottica di co-costruzione di significati.

Dagli schianti ai grandi sentimenti clown, dal Monsieur Loyal all’Augusto, dal fallimento allo stupore, dalla sorgente dell’improvvisazione al processo creativo personale, percorrendo la strada sbagliata, cercheremo i giusti sentieri per approdare alla bellezza del mondo visto con gli occhi di un clown, per riscoprire la poesia dell’attimo. Il laboratorio “Teatro del naso rosso”, che prenderà il via il prossimo ottobre e terminerà il prossimo giugno  sarà ospitato presso lo spazio civico e teatrale U-Platz   dell’associazione “Gommalacca teatro” di Potenza che, il prossimo 27 settembre, presenterà sei percorsi dedicati a piccolissimi, come Kids e Clown, dedicato allo stupore dell’infanzia, passando per i giovani, attraversando gli adulti, masticando pane e teatro.

C’è chi considera «il naso rosso – si legge in una nota di “Clowdestino” l’associazione di promozione sociale che ha organizzato il laboratorio – come la più piccola maschera esistente o la maschera che smaschera e il clown un personaggio vestito in modo buffo che fa cose sconclusionate nella pista di un circo; chi sostiene, invece, che porti alla luce la bellezza della fragilità e ne faccia risorsa. C’è chi lo considera come un folle che fa eccezione alla regola e chi pensa che sia solo un gioco, un piacevole passatempo, un modo per far ridere».

Personale e unico, inadeguato, irriverente, buffo e surreale, poetico, votato al fallimento ma mai scoraggiato dai fallimenti, il clown non si esaurisce in una definizione proprio perché il clown non fa, il clown è. 

“Clowndestino” è un’associazione  nata dall’esperienza pluriennale di alcune persone che, sedotti dalla bellezza del mondo visto con gli occhi di un clown, hanno deciso di intraprendere un viaggio senza precisa destinazione con l’obiettivo di esplorare, in forma creativa, questo mondo tanto sconosciuto quanto affascinante, per vivere l’incontro con sé e con l’altro attraverso l’arte del clown e la sua dimensione artistica e umana.

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